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Cronaca Monteroni di Lecce

Il Tar dice no al trasferimento di Giurisprudenza

Il Tribunale amministrativo della sezione di Lecce dà ragione al ricorso del Comune di Monteroni e blocca studenti e docenti alla "Stecca". Soddisfazione da parte degli amministratori locali

La Facoltà di Giurisprudenza di Monteroni non va nel Polo umanistico di Lecce. La sentenza è del Tar di Lecce, che entra nel merito della questione e legittima il Comune di Monteroni a tutelare i propri interessi. L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Marcello Manca aveva infatti ricorso Tribunale amministrativo, circa un anno fa, contro l'ipotesi di trasferimento di Giurisprudenza presso il polo umanistico alle porte di Lecce, perché l'obiettivo assai caro agli amministratori che in tutti questi anni si sono succeduti, è infatti riuscire un giorno a fregiare Monteroni del titolo di "cittadella universitaria", un po' versione Urbino, Perugia e così via, con tutti i benefici che ne derivano.

"Viene così premiato il lavoro costante dell'amministrazione - afferma soddisfatto l'assessore Valerio Caramuscio, delegato ai Rapporti con l'Università del Salendo - perché il nostro obiettivo è stato sempre quello di trasformare Monteroni in una vera e propria cittadella universitaria, visto che in passato il nostro Comune ha messo ha disposizione dell'università ettari ed ettari di terreno".

Eppure, nonostante le possibilità che il Comune di Monteroni aveva di spuntarla per trattenere studenti e docenti nel campus della "Stecca" sembravano poche. L'amministrazione incaricò i propri legali per effettuare un'indagine preliminare con lo scopo di procedere al ricorso, anche se all'origine si parlava di una "mancanza di leggittimazione attiva" del comune nel proporre la sua rivalsa al Tar. In altre parole il "danno" che il comune riteneva di subire con il trasferimento degli studenti di Giurisprudenza altrove, sarebbe potuto non sussistere.

E invece no. Oggi è proprio il Comune di Lecce, il cui Consiglio comunale deliberò il via alla realizzazione del Polo umanistico il 3 novembre del 2005, a ritrovarsi nelle condizioni di ricorrere al Consiglio di Stato. Per intanto quei 50milioni di euro per la realizzazione del Polo umanistico restano bloccati in attesa di nuovi sviluppi.

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