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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Il vescovo di Lecce: "Sono vicino ai lavoratori"

"I lavoratori possono essere certi: rimarrò al loro fianco". E' quanto scrive in un messaggio Domenico d'Ambrosio, che si rivolge anche alle istituzioni per sollecitare il loro interessamento

LECCE - Sulla vertenza Bat interviene anche Domenico d'Ambrisio, arcivescovo di Lecce. "Le ricadute negative della disoccupazione sulla stabilità delle famiglie e sulle prospettive future per i giovani - scrive - non possono lasciarci indifferenti".

La Chiesa che è in Lecce e vive e testimonia l'amore per l'uomo e per la sua piena dignità, non può tacere e non può non esprimere la sua forte preoccupazione per la decisione della BAT che ha ufficializzato la chiusura e la cessazione della propria attività produttiva presso l'ex Manifattura tabacchi di Lecce entro il 31 dicembre 2010.

Questa nostra terra già fortemente penalizzata e depauperata dalla crisi che ha investito, soprattutto nella parte meridionale della provincia, il settore calzaturiero, non può essere ulteriormente impoverita dalla dismissione di uno stabilimento che dà lavoro a circa 500 addetti e garanzie di serenità ad altrettante famiglie.

Come non avvertire l'urgenza e la necessità di farsi voce di chi non ha voce? Come non ricordare che il grave problema della disoccupazione che investe le aree meridionali del Paese e soprattutto la fascia giovanile, sollecita tutti e in particolare la Chiesa, esperta in umanità, ad un maggior impegno a favore dei più deboli e dei meno protetti?

Le ricadute negative della disoccupazione sulla stabilità delle famiglie e sulle prospettive future per i giovani non possono lasciarci indifferenti, neanche quando la complessità del fenomeno viene ricondotta a motivazioni contabili , di tipo ragionieristico che non tengono conto delle più larghe valutazioni sulla tenuta del tessuto politico, sociale ed economico di un territorio.

A nome della Chiesa che il Signore mi ha affidato, voglio far giungere ai lavoratori e alle loro famiglie che vivono momenti di angoscia, di inquietudine e sofferenza, la mia sicura vicinanza. Possono essere certi che rimarrò al loro fianco. Mi auguro, anzi ho la serena certezza che le parti sociali e i soggetti politici interessati in questa difficile congiuntura, non mancheranno di sensibilità e di attenzione perché vengano posti in essere scelte e comportamenti atti a creare motivi di speranza che nel momento presente non si scorgono all'orizzonte.

Chiedo che tutte le istituzioni, le rappresentanze politiche , le amministrazioni, i sindacati siano parte attiva e sollecita per avviare, nei limiti di competenze e possibilità, a soluzioni positive la vertenza in atto e che l' azienda receda da una decisione che, a giudicare dalla ufficializzazione della data di chiusura, sembra irreversibile.

Ma laddove gli uomini sembra non trovino altre vie d'uscite, come uomo di fede, ho sempre l'ultima speranza che il Dio amore e Provvidenza , saprà aprire un sentiero che restituisca serenità e fiducia.

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