Illeciti con la 488: 8 denunce e immobili sequestrati
Un'intera filiera del manifatturiero che opera nel comprensorio di Tricase sotto la lente delle "fiamme gialle" che hanno accertato un danno per l'erario di 2 milioni di euro tramite finanziamenti
Redazione
15 settembre 2007 18:39
Ancora finanziamenti percepiti illecitamente con la legge 488 sotto la lente d'ingrandimento della guardia di finanza. Il nuovo caso, che segue quello di Castrignano del Capo, riguarda un'intera filiera di quattro aziende del comprensorio di Tricase attive nel manifatturiero. Otto persone sono state denunciate per fatti reiterati nel tempo: illeciti tributari, falso ideologico e truffa aggravata. L'operazione è stata eseguita dai militari della tenenza della guardia di finanza di Tricase insieme alla sezione di polizia giudiziaria delle "fiamme gialle". Molto articolata l'operazione, che, come si diceva riguarda le agevolazioni previste dalla legge 488/92, così come i progetti integrati agevolati (Pia) per la formazione del personale.
Nell'ambito dell'operazione i militari hanno individuato un gruppo di quattro società di capitali che, facendo capo agli stessi soggetti, avrebbero assunto la funzione di "amministratore unico" o di "amministratore di fatto", con l'obiettivo di usufruire in modo illecito di diversi finanziamenti pubblici. Secondo quanto accertato al momento, la frode sarebbe stata realizzata attraverso l'uso di fatture per operazioni commerciali, in tutto o in parte inesistenti, che avrebbero consentito di percepire i finanziamenti pubblici ed usufruire anche dei relativi vantaggi fiscali indebiti.
I progetti d'investimento, presentati per il finanziamento, prevedevano la realizzazione di tre "nuovi impianti", per un totale di 7 milioni 413mila e 432 euro. Le indagini, condotte dai militari della guardia di finanza. Uno dei tre impianti era già stato parzialmente realizzato, gli altri due erano ancora allo stato rustico. Al termine delle verifiche fiscali, i finanzieri hanno quindi denunciato gli otto soci aver percepito indebitamene finanziamenti nazionali e comunitari per un totale di 1 milione 733mila e 46 euro, già erogati e incassati ed un'ulteriore cifra di 1 milione 741 mila e 683 euro ancora da erogare. Appurato un danno all'erario per 2 milioni 090 mila 775 euro ed accertata anche l'emissione di fatture per operazioni inesistenti per un totale di 4 milioni 599 mila e 244 euro. Numerosi immobili e terreni sono finiti sotto sequestro.
Nell'ambito dell'operazione i militari hanno individuato un gruppo di quattro società di capitali che, facendo capo agli stessi soggetti, avrebbero assunto la funzione di "amministratore unico" o di "amministratore di fatto", con l'obiettivo di usufruire in modo illecito di diversi finanziamenti pubblici. Secondo quanto accertato al momento, la frode sarebbe stata realizzata attraverso l'uso di fatture per operazioni commerciali, in tutto o in parte inesistenti, che avrebbero consentito di percepire i finanziamenti pubblici ed usufruire anche dei relativi vantaggi fiscali indebiti.
I progetti d'investimento, presentati per il finanziamento, prevedevano la realizzazione di tre "nuovi impianti", per un totale di 7 milioni 413mila e 432 euro. Le indagini, condotte dai militari della guardia di finanza. Uno dei tre impianti era già stato parzialmente realizzato, gli altri due erano ancora allo stato rustico. Al termine delle verifiche fiscali, i finanzieri hanno quindi denunciato gli otto soci aver percepito indebitamene finanziamenti nazionali e comunitari per un totale di 1 milione 733mila e 46 euro, già erogati e incassati ed un'ulteriore cifra di 1 milione 741 mila e 683 euro ancora da erogare. Appurato un danno all'erario per 2 milioni 090 mila 775 euro ed accertata anche l'emissione di fatture per operazioni inesistenti per un totale di 4 milioni 599 mila e 244 euro. Numerosi immobili e terreni sono finiti sotto sequestro.
Redazione
15 settembre 2007 18:39
