In fiamme furgone per disabili. Lo usavano per il trasporto di un 16enne

UGENTO – Il dolo non è stato provato. Mancano gli elementi chiave, come taniche, diavolina, residui di liquido o altro ancora. Ma semmai dietro vi sia davvero la mano di qualcuno, l’atto questa volta si rileverebbe particolarmente spregevole. Bruciare un veicolo, qualsiasi sia il movente, è già un gesto vigliacco. Se poi quel mezzo è usato per il trasporto di un ragazzino disabile, la questione si fa, allora, davvero pesante.

Erano le 2,30 di notte quando a Ugento, in via Giovanni Paolo XXIII, è andato a fuoco un Fiat Doblò allestito per il trasporto di invalidi. Il mezzo è intestato al padre di un ragazzo di 16 anni con problemi neurologici fin dalla nascita. Si può muove soltanto con una sedia a rotelle automatica.

L’uomo è un commerciante ambulante, un lavoratore conosciuto nella cittadina. I vigili del fuoco giunti sul posto hanno domato il rogo, ma, come detto, non hanno trovato tracce di sostanze infiammabili o contenitori usati per cospargere di benzina il mezzo. Per inciso, uno di quelli che ogni anno vengono destinati a genitori di ragazzi con handicap particolarmente rilevanti grazie alla generosità dei salentini che effettuano donazioni per “Cuore amico”.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione locale e del Norm di Casarano. I militari hanno anche chiesto all’uomo se possa esservi stato di recente un litigio o se nel tempo siano maturati rancori con qualcuno. Qualcosa che possa aver animato un eventuale nemico ancora oscuro. L’uomo, però, non ha saputo darsi spiegazioni.

Al momento, dunque, non vi è una pista investigativa precisa. Ma il caso è delicato e i carabinieri non vogliono lasciare nulla d’intentato. Anche per questo, vaglieranno con attenzione la rete di videocamere pubbliche di cui è dotata la città di Ugento. Una delle più estese ed efficaci del Salento e che più volte è tornata utile a scoprire gli autori di crimini d’ogni genere.