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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Inaugurazione anno accademico, conflitto e accuse restano fuori

Cerimonia d'apertura al Teatro Verdi di Brindisi. Solo qualche accenno alla delicata attualità. Gli studenti dell'Udu-Link si appellano alla comunità accademica: "Riportiamo al centro i problemi della nostra università"

BRINDISI – All’inaugurazione del 58esimo anno accademico dell’Università del Salento le polemiche sono rimaste fuori il bel teatro Verdi. Nessun accenno diretto ai “dolorosi” riferimenti all’attualità, nel corso della cerimonia solo qualche spiraglio passando il quale la tempesta scatenatasi a Lecce nelle settimane scorse si è trasformata in brezza. 

L’ex direttore generale, Emilio Miccolis, seduto tra il pubblico,  non viene citato nell’intervento del rettore, Domenico Laforgia, e nemmeno in quello di Claudia De Giorgi, indicata come vicaria proprio dal funzionario dimissionario e poi nominata reggente. I sindacati hanno disertato la cerimonia – all’esterno un presidio della Flc Cgil di Brindisi -, mentre gli studenti, quello organizzati, hanno provato ad animare il pomeriggio, ma sempre con uno garbo consono alla situazione.

Fuori protocollo, il coordinatore Link-Udu ha infatti letto un appello -  disponibile sotto in pdf – che si è guadagnato un ecumenico applauso di tutti i presenti: “Siamo convinti che lo stato di conflittualità che sta attraversando tutta la comunità accademica abbia trovato origine e responsabilità in alcune scelte operate dall’amministrazione e, dall’altra parte, nelle modalità con cui alcuni settori dell’università hanno inteso contrapporsi ad esse. In questa delicata congiuntura, abbiamo infine assistito ad un inappropriato intervento della classe politica territoriale, memore solo adesso del deficit di democrazia presente nelle università italiane, quando invece, poco meno di due anni fa, votava una riforma della governance dal carattere antidemocratico e accentratore”. In platea, intanto, un gruppo di studenti è riuscito ad esibire un eloquente striscione - anche se Profumo non c'è la puzza permane - prima che la Digos intervenisse per la rimozione.

Il discorso di Laforgia - che si avvia comunque alla conclusione del suo mandato - ha ceduto alla tentazione di replica all’onorevole Alfredo Mantovano, che alla Camera dei Deputati gli aveva platealmente puntato l’indice contro,  solo per un momento, con un affondo generico nei termini ma concreto nella sostanza : “Se indeboliamo il sistema educativo fino alla sua implosione – ha detto il magnifico nella parte finale – non dobbiamo meravigliarci se la nostra quotidianità sociale si trasforma in una giungla dove si complotta con armi impari quanto sleali per briciole di potere, dove qualche politico tradisce i suoi stessi ideali per un cono di luce e dove imporre un percorso meritocratico diventa reato”.

annoaccademico 005-2E’ stato Roberto Fuschi, presidente del Consiglio degli studenti, ad intervenire per primo dopo l’apertura affidata all’entrata in sala del corteo accademico – composto dai presidi di facoltà, dai direttori di dipartimento (ma non c'era Raffaele De Giorgi, di Scienze giuridiche), dai presidenti di corso di laurea, dai delegati del rettore e dagli accademici provenienti da altre università italiane e straniere. Tagli dei finanziamenti, tendenza costante alla privatizzazione del mondo accademico, aumento delle tasse, precarietà dei servizi: questi i temi affrontati nella consapevolezza di una fase estremamente difficile, testimoniata anche dal calo del numero degli iscritti, da 28mila a 24mila negli ultimi tre anni, e da una decurtazione dei fondi di oltre 5 milioni di euro  che si ripercuote su ricerca e attività di base.

“Nonostante la grave situazione di sotto finanziamento, il consuntivo dello scorso anno è stato chiuso in pareggio con grandi sacrifici ed encomiabile impegno di tutte le strutture dell’amministrazione centrale e di quelle periferiche – dirà poco dopo il direttore generale reggente -. Si sta già lavorando per il preventivo 2013, oramai giunto a dimensioni incomprimibili secondo le linee di indirizzo formulate dal Senato accademico che non sono certo confortanti; dalle proiezioni effettuate, il Fondo di finanziamento ordinario basterà a garantire gli stipendi mentre i servizi esistenti e quelli prospettabili in una visione di ‘sviluppo’ dovranno gravare esclusivamente sulle entrate studentesche”.

La morsa delle ristrettezza economiche stringe al collo l’Università del Salento, che, nel nuovo sistema di valutazione nazionale che viene utilizzato per la ripartizione dei trasferimenti, è dietro a buona parte degli atenei d’Italia. E’ lo stesso rettore a tornare con forza sul punto: “I tagli lineari e la cosiddetta spesa storica, da cui dipende il finanziamento ordinario, sono oggettivamente ed eticamente scorretti perché fanno venir meno i principi di merito, di pari opportunità e di reciprocità. Perché lo studente di una università più antica costa allo Stato due o tre volte il costo di uno studente di un’università più giovane? Lo studente dell’Università del Salento costa allo Stato circa la metà dello studente dell’Università di Siena, giusto per fare un esempio, fermi restando i costi generali di gestione per entrambi gli atenei. Questo principio non è meritocratico perché tiene conto degli sforzi compiuti dal singolo ateneo in termini di miglioramento dei servizi e delle performance solo per pochi punti percentuali”.

Laforgia, prendendo la parola, aveva tenuto a precisare che la scelta di Brindisi come sede dell’inaugurazione – criticata anche da Fuschi e che ha dato a parte dell’opinione pubblica la sensazione di una “fuga” dalle acque agitate di Lecce – è frutto di una promessa fatta all’ex sindaco del capoluogo messapico, Domenico Mennitti.

La cerimonia – alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, il suo collega brindisino, Mimmo Consales, il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone e la sua vice, Simona Manca -  è poi proseguita con il conferimento della laurea honoris causa in “Filosofia e Scienze dell’Educazione” a Jean-Robert Armoghate, sacerdote e illustre studioso della filosofia – docenti di “Storia delle idee scientifiche e religiose nell’Europa moderna” all’Ecole des Hautes Etudes a Parigi - che all’Università del Salento, tra tanti e prestigiosi incarichi, ha sempre dedicato una parte importante del suo impegno accademico. 

Leggi l' appello alla comunita accademica di Link-Udu.

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