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Cronaca Castrignano del Capo

Notte di fuoco. Bruciano i mezzi di due negozianti e di un commercialista

Tre roghi, scoppiati in poco tempo, hanno colpito altrettante autovetture rispettivamente a Castrignano del Capo, Taviano e Ugento. In fiamme i mezzi del titolare di una rivendita di ortofrutta, del proprietario di un negozio di telefonia e di un professionista. Indagano i carabinieri

CASTRIGNANO DEL CAPO - Tre incendi nella notte, due dei quali di origini dolosa, hanno colpito altrettante autovetture in provincia. Gli incendi si sono verificati rispettivamente a Castrignano del Capo, Taviano ed Ugento. Nel primo caso, l’Alfa 159 appartenente a M.B., un 68enne del posto titolare di una rivendita di ortofrutta a Santa Maria di Leuca, ma in suo al figlio di 39, è stata avvolta dalle fiamme.  Sul posto, i pompieri del distaccamento di Tricase: ingenti i danni, sebbene ancora in fase di precisa quantificazione.

 La modalità con cui è divampato l’incendio non lascia molti dubbi circa la natura volontaria dell’accaduto. Le indagini sono nelle mani dei carabinieri della stazione di Castrignano del Capo. I militari dell’Arma, questa volta della stazione di Taviano, sono intervenuti per effettuare i rilievi di un altro rogo, che potrebbe essere di origine accidentale, ma del quale non è possibile escludere anche la volontà e il gesto di qualcuno.

Ad andare a fuoco, la Mercedes Slk di proprietà di un uomo del posto, proprietario di un’attività specializzata nella rivendita di telefoni e accessori tecnologici. I vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli hanno spento l’incendio, che ha intaccato la parte anteriore del veicolo, per poi cercare di rintracciare elementi utili alla ricostruzione dell’episodio.

Sono stati, infine, i pompieri di Ugento a domare un terzo rogo appiccato nel comune messapico, ai danni della Toyota Aygo di proprietà di un commercialista 43enne del posto. L'auto è stata completamente distrutta. I carabinieri della stazione locale, e i colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Casarano, non hanno dubbi sul fatto che, ad agire, sia stato qualcuno, forse intenzionato a lanciare un messaggio. Un avvertimento. In tutti e tre i casi, gli inquirenti ascolteranno le vittime dell’accaduto, per stabilire se vi possano essere elementi determinanti per risalire agli autori del gesto. Le indagini potrebbero essere supportate anche da eventuali filmati dei sistemi di videosorveglianza installati lungo le vie dei tre comuni colpiti.

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