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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Stadio / Via Ravenna

Notte dei piromani in Salento: fuoco a box, ai mezzi di un’azienda e 7 auto

Gli episodi in poche ore. Colpito un garage a Lecce, i mezzi di una società a Casarano, e le vetture parcheggiate a Torre San Giovanni e Taurisano: in quest'ultimo caso, si tratta di tre distinte intimidazioni

LECCE - ll fenomeno degli incendi di auto ha preso una strana piega. Le fiamme hanno colpito quattro punti della provincia, nell’arco di tempo che scorre dalle 21 di ieri sera fino all’alba di oggi: i danni sono di centinaia di migliaia di euro, provocati a un garage di Lecce, una ditta agricola di Casarano, sei autovetture a Taurisano e un’altra a Torre San Giovanni. Il lavoro dei vigili del fuoco è stato incessante per tutto il tempo e si è concluso con ispezioni e sopralluoghi che hanno evidenziato la natura dolosa degli episodi. Nel primo caso, quello che si è verificato nel capoluogo salentino, a prendere fuoco un garage in via Ravenna, nei paraggi di Piazza Partigiani. Sulla vicenda stanno ora indagando gli agenti di polizia della sezione volanti, sopraggiunti pochi minuti dopo le 21 di ieri, quando è stato scoperto l’accaduto. Il box, di proprietà di un anziano del luogo, sarebbe stato affittato a un altro cittadino. Il personale della questura leccese sta ora cercando di vederci chiaro, ricostruendo gli ultimi contatti per stabilire a chi fosse indirizzato l’eventuale avvertimento, lanciato dai malviventi.

 Ma è andata ancora peggio nel basso Salento. Nella notte, intorno all’una e mezzo, alcuni individui hanno appiccato il fuoco in un’area recintata in Contrada Calò, a Casarano, sede di una società a gestione familiare operante nel settore degli scavi, demolizioni e movimentazione terra. Le fiamme, volute dall’intento intimidatorio di qualcuno, hanno colpito sia un suv Nissan Qashqai, sia un’altra vecchia auto pericolante. Ma hanno anche distrutto un autocarro, risalente alla fine degli anni Ottanta, dotato di un carrello elevatore. I vigili del fuoco del distaccamento di Ugento hanno domato il rogo e poi eseguito un’ispezione, alla presenza dei carabinieri della compagnia locale, guidati dal capitano Clemente Errico.

Sono proprio i militari dell’Arma che stanno ora indagando sull’episodio, alla ricerca di elementi utili alle indagini. Occhi puntati sulla modalità con la quale è stato appiccato l’incendio, in una zona completamente protetta. Un supporto investigativo sembra esserci ed è costituito dalle videocamere di sorveglianza. Dai primi accertamenti, infatti, ve ne sarebbero numerose in zona, alle quali si sommano quelle installate nelle aree di servizio alla periferia della cittadina. La società colpita, infatti, si trova in un punto decentrato, nei pressi della zona industriale e della strada che conduce in direzione di Maglie e Collepasso.

Ma non è tutto: i pompieri del distaccamento ugentino, infatti, sono stati costretti a intervenire anche in altri episodi. In quello di via Gugliemo Marconi, a Torre San Giovanni, in primis. Qui, ha preso fuoco una vettura, incendiata per motivi sui quali stanno ora indagando gli agenti del commissariato di Taurisano, coordinati dal vicequestore aggiunto Salvatore Federico. Ed è in quest’ultimo comune che si è verificato il più grave degli episodi della notte: ignoti, infatti, intorno alle due meno un quarto, hanno dato alle fiamme diversi veicoli, parcheggiati in tre distinti punti del paese. Il fuoco su una Ford Focus in sosta in via Negrelli, intestata a una dipendente Alba Service e in uso al marito, un uomo disoccupato del luogo, si è propagato anche all’auto del vicino. Il rogo ha colpito la vettura nella parte anteriore ma, all’arrivo dei pompieri, l’incendio era già stato estinto per metà dallo stesso malcapitato.

Poco distante, in via Orazio Flacco, la Mercedes C220 intestata al responsabile di una società che si occupa di fornitura del gas metano, è stata avvolta dalle fiamme, danneggiando parzialmente anche un paio di mezzi parcheggiati accanto. La notte di fuoco taurisanese, però, non era ancora terminata. Chi ha agito, infatti, non ha risparmiato neppure una “visita” in via Tunisi, per distruggere, con del liquido infiammabile, anche un furgoncino Fiat Doblò, appartenente a una società del luogo di installazione ascensori, e la Renault Megane di un uomo, commesso in uno dei forni del paese. In quest’ultimo caso, peraltro, non molto distante dalla caserma dei carabinieri, vi potrebbe essere una videocamere di fondamentale utilità. I poliziotti del commissariato locale sono al lavoro dalla notte, per recuperare i filmati utilizzabili e inanellare le tracce lasciate dai piromani. E poter stabilire quale possa essere, qualora vi fosse, la pista che collega tutti e tre i casi: ravvicinati sia dal punto di vista temporale, sia geograficamente.

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