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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Monteroni di Lecce

Incendiano il bar sotto gli occhi della titolare

Attentato alle 22 a Monteroni nel bar "Cabhana" di via Rubichi. Due individui con volto coperto da passamontagna sono entrati ne locale cospargendo tutto con la benzina. Poi, hanno appiccato il fuoco

Un attentato compiuto per lasciare la "firma". Sono entrati come se avessero dovuto compiere un rapina. E invece nel bar "Cabhana" di via Rubichi, angolo via Giorgine, a Monteroni, intorno alle 22, due uomini si sono introdotti con il volto coperto da passamontagna ognuno con una tanica di benzina in mano. Chiaro l'intento: dare fuoco al locale di fronte gli occhi terrorizzati della donna che gestiva il bar solo da qualche mese. E così hanno fatto: cosparso l'interno del locale di liquido infiammabile hanno appiccato il fuoco e poi sono fuggiti. La titolare è uscita per strada mettendosi al sicuro e a dare l'allarme. Il "Cabhana" è andato completamente distrutto.

Ora gli investigatori indagano su quella che sembra avere tutti i connotati di una azione dimostrativa, il cui fine sarebbe stato quello di lanciare un messaggio inequivocabile all'interno della criminalità organizzata. I carabinieri della Compagnia di Lecce, coordinati dal capitano Luigi Imperatore, giunti ieri sera sul posto insieme ai vigili del fuoco, stanno valutando tutti i particolari della vicenda. Che sembra inserirsi nella sequela di attentati compiuti lo scorso anno ai danni di alcuni personaggi presunti di appartenere al clan Tornese, quando questo era passato sotto la direzione di Alessandro Martino. Solo ipotesi, al momento. La gestione di quel bar negli anni passati apparteneva proprio a Ivan Tornese, figlio di Mario, che insieme con il fratello Angelo erano i punti di riferimento del clan.

Ma la gestione poi passò ad un altro personaggio, cugino di Ivan, che però si sarebbe avvicinato al gruppo di Martino. Lo scorso anno, si diceva, ci furono una serie di attentati commissionati dal carcere proprio nei confronti di chi orbitava intorno a Martino: auto e ville incendiate. Poi, questa estate, una serie di manifesti mortuari furono affissi per le strade di Monteroni: annunciavano la morte mai avvenuta di Martino. E questa sera l'ennesimo segnale.

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