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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Inchiesta Antiracket Salento: sequestrati immobili e conti correnti per 1,3 milioni di euro

La Corte dei Conti ha disposto la misura cautelare nei confronti di dieci persone: tra loro la presidente dell'associazione e i dipendenti del Comune di Lecce arrestati nel maggio scorso

LECCE – Beni immobili e conti correnti bancari, per un totale di un milione e 302mila euro, sono stati sequestrati a scopo conservativo dai militari del nucleo di polizia economico finanziario di Lecce che hanno eseguito la misura cautelare disposta dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Puglia nei confronti di dieci persone coinvolte nell’inchiesta per truffa aggravata ai danni di amministrazioni pubbliche, falso ideologico, peculato e corruzione che ha acceso un faro sulle attività dell’associazione Antiracket Salento.

Nel maggio dello scorso anno un’ordinanza di custodia cautelare in carcere fu notificata alla presidente e a due dipendenti del Comune di Lecce nel corso di una operazione per la quale furono iscritte nel registro degli indagati 40 persone ed emanate sette misure interdittive, tra le quali una, di un anno, per l’ex assessore al Bilancio. Tutti e quattro sono tra i dieci destinatari del sequestro.

Secondo l’ipotesi investigativa due erano i sistemi messi in atto per ottenere contributi ministeriali (per poco più di 2 milioni di euro): da una parte venivano stipulati contratti fittizi con professionisti e dipendenti compiacenti e rendicontate attività di sostegno a vittime di estorsioni che in realtà non sarebbero state mai erogate; dall’altra sarebbe stata prodotta falsa documentazione per ottenere il rimborso delle spese per la ristrutturazione delle sedi di Lecce e Brindisi.

Alla luce del quadro emerso il vice procuratore della Corte dei Conti di Puglia, Carlo Picuno, ha ravvisato responsabilità erariali per un milione e 302mila euro riconducibili a titolo doloso a dieci tra dipendenti pubblici  e titolari di rapporto di servizio con la pubblica amministrazione e ha chiesto il sequestro conservativo di beni immobili e disponibilità finanziarie, eseguito nelle scorse ore dai finanzieri a Lecce, Brindisi, Veglie, Carmiano, Parabita, ma anche nelle province di Roma, Milano, Napoli e Siena. Ai soggetti interessati è stato notificato anche l’invito a dedurre.

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