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Cronaca

Università del Salento, brevetti e presunti conflitti di interessi: si allarga l'inchiesta

Gli ufficiali di polizia giudiziaria hanno eseguito nuove acquisizioni al di fuori della provincia salentina. Nell'ambito dell'indagine vi è anche l'ex rettore Laforgia. Si dovrà accertare che non vi siano stati favoritismi o abusi

LECCE – Si allarga il fronte dell’inchiesta che riguarda i brevetti e il presunto conflitto di interessi dell’ex rettore dell’Università del Salento Domenico Laforgia. Su delega del magistrato titolare del procedimento, il sostituto procuratore Paola Guglielmi, gli ufficiali di polizia giudiziaria della sezione della polizia di Stato hanno eseguito nuove acquisizioni al di fuori della provincia salentina. Documenti e deposizioni che dovrebbero, con ogni probabilità, preludere alla chiusura dell’inchiesta da parte del pubblico ministero.

Nell’ambito della stessa indagine erano stati sentiti a maggio scorso, come persone informate sui fatti, Marco Milanese, ricercatore presso la facoltà di Ingegneria dell’Università del Salento nel settore scientifico-disciplinare e Gianpiero Colangelo, ricercatore di Fisica tecnica industriale. Le acquisizioni e gli ascolti erano proseguiti anche nelle settimane successive.

Gli inquirenti hanno analizzato e passato al setaccio la procedura per la registrazione dei brevetti e il coinvolgimento di una società legata in passato all’ex rettore e se i finanziamenti erogati dall’“Agenzia per la tecnologia e l’innovazione della Regione” (Arti) per i brevetti e le consulenze sui progetti nati in seno all’Università del Salento abbiano riguardato la stessa società.

Si tratta, in realtà, di una procedura ben precisa: l’autore di un brevetto dell’Università del Salento ha due strade per brevettare la sua invenzione: può mantenere i diritti per sé e brevettarla per conto suo oppure può cederla all’Università che avvia la procedura di brevettazione e (nelle ipotesi in argomento) fa istanza di consulenza  brevettuale all’Arti. La scelta del mandatario, ovvero il consulente che si occuperà della procedura di brevettazione, è prerogativa dell’inventore, che la comunica all’Amministrazione, la quale ne prende semplicemente atto. Unico vincolo che l’inventore ha è quello di scegliere il mandatario tra quelli presenti nell’Albo degli esperti dell’Arti. L’inchiesta dovrà dunque accertare che questa procedura sia stata rispettata e che non vi siano stati favoritismi o abusi.

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