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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta “Favori&Giustizia”, confermati i domiciliari per il primario Giorgio Trianni

Il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di revoca della misura avanzata dal dirigente della Asl di Lecce. Confermato anche il divieto di dimora nel Comune di Lecce per l’avvocato Ciardo

LECCE - Resta ai domiciliari il primario di neurologia presso il “Vito Fazzi” di Lecce Giorgio Trianni. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Potenza, dinanzi al quale ieri mattina i difensori (gli avvocati Luigi Suez e Stefano Chiriatti) avevano discusso chiedendo la revoca della misura alla quale il dirigente è sottoposto dallo scorso 6 dicembre, il giorno in cui è stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta su un sistema di scambio di favori illeciti tra medici della Asl di Lecce, il pubblico ministero Emilio Arnesano (che proprio ieri ha ottenuto dal Riesame i domiciliari, dopo 21 giorni di carcere) e alcuni avvocati.

Stando alle indagini, coordinate dal pm della Procura di Potenza Veronica Calcagno, il magistrato salentino avrebbe dato il suo appoggio nei procedimenti che riguardavano alcuni dirigenti della Asl, nel caso di Trianni, questo sarebbe stato favorito in quello relativo al sequestro della piscina abusiva in cambio del pagamento del costo di due battute di caccia in Basilicata.

Respinta l’istanza da parte dei giudici della Libertà anche nei riguardi dell’avvocato Mario Ciardo,  (assistito dagli avvocati Ladislao Massari e Gabriele Valentini): indagato a piede libero per abuso d’ufficio, è sottoposto al divieto di dimora nel Comune di Lecce, perché, in qualità di componente della Commissione dell’esame di Stato per avvocati (sessione 2017), istigato dal pm Arnesano, avrebbe indicato la traccia di una materia per il superamento della prova orale di una candidata, amica dell’avvocatessa Benedetta Martina. Questa è ai domiciliari nell’ambito della stessa inchiesta, con l’accusa di aver ricevuto, tra le altre cose, il sostegno del pm in due procedimenti penali che interessavano suoi clienti, in cambio di incontri sessuali.  

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