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Incidenti stradali Via Ugo Foscolo

Micidiale scontro fra auto sul viale: sei feriti e una dinamica che sembra un rebus

Intorno all'una di notte l'impatto fra una Fiat Bravo e una Lancia Delta, rimasta quasi sospesa a mezz'aria, con il cofano schiacciato sul muro di cinta della Caritas. Assurda la scena che s'è presentata a passanti e soccorritori. Sul posto polizia locale, carabinieri, ambulanze e vigili del fuoco

LECCE – L’onda sonora partorita dalla collisione s’è propagata per centinaia di metri. Dentro il quartiere Santa Rosa molti l’hanno avvertita. Più di qualcuno s’è affacciato lungo la via, non riuscendo a usare aggettivi diversi da “pazzesco” e “inaudito” per definire i contorni di un incidente dall’esito a metà fra il drammatico e il grottesco. 

Poi, lo stridente suono di sirene sovrapposte le une sulle altre ha preso il sopravvento. Vigili del fuoco, carabinieri del Nucleo radiomobile, agenti di polizia locale della sezione infortunistica stradale. E ambulanze. Una dietro l’altra. Sei i feriti, in un impatto che ha coinvolto una Lancia Delta e una Fiat Bravo. Finite una sull’altra, in senso più che letterale, su viale Ugo Foscolo. Come in certi cruenti videogiochi in cui le auto s‘inseguono in folli corse e si sfracellano nei modi più impensabili lungo le arterie delle città. 

La realtà, però, spesso supera la fantasia, e la scena che s’è presentata agli occhi di soccorritori e passanti, intorno all'una di notte, è stata a dir poco surreale. La Bravo bianca posta di sbieco, per metà sul marciapiede. La Delta “posata” sopra, quasi sospesa a mezz’aria, con il lato posteriore adagiato sulla parte sinistra del parabrezza della Fiat, esploso in una fitta ragnatela, il muso conficcato nel muro di cinta del palazzo che ospita la mensa della Caritas, e la fiancata sinistra coricata su di un incolpevole albero. 

La parete e quel pino piantato in tempi immemori hanno generato un effetto “istantanea”, bloccando la Delta in volo, quasi paralizzandola. Come osservare un singolo fotogramma di un film, un momento prima del naturale epilogo: l’auto, senza ostacoli, si sarebbe probabilmente ribaltata su di un fianco, se non addirittura sul tettuccio. E invece è rimasta lì, penzolante, schiacciando l'altro veicolo e pressata fra mattoni e tronco, con uno pneumatico talmente spremuto da fornire l'effetto ottico di essere rientrato nel muro. 

Un incidente surreale

UN TESTIMONE: "LA DELTA PROCEDEVA A ZIG-ZAG"

Nella Bravo si trovava un 29enne di Guagnano, nella Delta, condotta da un 24enne di Veglie, c'erano anche altri quattro giovani. Tutti usciti malconci, con lesioni di varia entità, che hanno avuto necessità di cure sanitarie. La più grave, una ragazza che ne avrà per 25 giorni, trasportata come gli altri al "Vito Fazzi". Tutto sommato, un miracolo che nessuno ci sia rimasto secco. 

Spetterà ora agli agenti della polizia locale l'ingrato compito di fornire una spiegazione plausibile ai fatti. E la ricostruzione non è per nulla semplice. Gli attimi che hanno preceduto il tamponamento non sono del tutto chiari. Che vi siano stati dei sorpassi azzardati? Di certo un ruolo l’ha giocato la velocità, come suggerisce la logica. Se poi vi siano altri fattori correlati, come assunzione di alcool o stupefacenti, si verificherà nelle prossime ore in ospedale. 

Fondamentale, per il momento, sembra però la testimonianza di un altro automobilista che si trovava alle spalle dei veicoli coinvolti e che sostiene di aver visto almeno le fasi finali. Le sue parole sono state messe a verbale. Stando a quanto ricostruito fino a questo momento, dunque, la Delta procedeva a zig-zag per superare le autovetture più lente. Destra, invadendo la corsia preferenziale, poi sinistra, poi di nuovo destra. Ma a quel punto avrebbe agganciato il cofano anteriore della Bravo, sul lato sinistro. Ed è stato il patatrac.

Il primo soccorso ai feriti è stato offerto da due volontari della sezione di Lecce della Croce rossa, in attesa che arrivassero le varie ambulanze. E mentre l'infortunistica ha avviato i rilievi, una pattuglia di carabinieri ha rallentato il traffico. La squadra di vigili del fuoco giunta dal comando di viale Grassi ha dovuto lavorare a lungo per sbrogliare il nodo. L’impatto, infatti, è avvenuto proprio in prossimità dell’ingresso principale della Caritas, lungo la circonvallazione, dove si trovano anche alcuni cartelli stradali. I pali sono stati tagliati per fare spazio all’arrivo della gru, l’unico mezzo in grado di liberare il marciapiede dai veicoli incastrati.

La polizia locale ha ritirato la patente al conducente della Lancia Delta, contestando nell'immediato la guida pericolosa.

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