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Incidenti stradali Porto Cesareo

Travolse e uccise generale in pensione, a giudizio 21enne

Dovrà difendersi dall'accusa di omicidio colposo (in violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale) Cosimo Perrone, 21enne di Guagnano, accusato di aver provocato la morte di Antonio Parente, 76 anni

LECCE – Dovrà difendersi dall’accusa di omicidio colposo (con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale) Cosimo Perrone, 21enne di Guagnano, accusato di aver provocato la morte di Antonio Parente, 76enne, originario di Trepuzzi. L'uomo, un generale dell'esercito in congedo, molto conosciuto e stimato nella sua città, rimase vittima di un terribile incidente stradale avvenuto la sera del primo agosto 2010 a Porto Cesareo, dove villeggiava da tempo con la sua famiglia. La tragedia avvenne poco prima di mezzanotte sulla strada dei Bacini, davanti alla sua abitazione, non lontano dal lido Tabù. Il 76enne era uscito di casa per depositare il sacchetto con la spazzatura quando, improvvisamente, fu travolto da un'autovettura, una Fiat 500 nuovo modello, condotta da Perrone.

Il ragazzo, uno studente universitario, risultò negativo al test alcolemico. Secondo l’ipotesi accusatoria, però, il 21enne procedeva a una velocità troppo elevata (anche in considerazione del fatto che la strada era poco illuminata). Il limite, in quel tratto, è di 40 chilometri orari.

Il generale in pensione fu trasferito d'urgenza prima presso l'ospedale di Copertino, e poi, data la gravità delle ferite, al “Vito Fazzi” di Lecce, dov'è stato ricoverato in prognosi riservata. Tuttavia, a causa delle emorragie interne riportate durante l'urto, il quadro clinico del 76enne si aggravò ulteriormente e alcune ore dopo avvenne il decesso.

Il processo si aprirà il 9 maggio dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Nardò. L’imputato è assistito dall’avvocato Francesco Vergine.

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