"Mai più vittime della strada": fiaccolata commemorativa a Trepuzzi
I cittadini hanno ricordato il giovane centauro Maddalo e tutte le vite spezzate sull'asfalto. "Importante sensibilizzare"
TREPUZZI - La vita di Salvatore Maddalo si è spenta sull’asfalto. Quando aveva appena 33 anni, il giovane salentino alla guida di una potente Yamaha, ha incrociato una Punto che svoltava in una stradina laterale. L’impatto nel centro abitato di Gardolo, a due passi da Trento, è stato fatale. Il centauro originario di Trepuzzi ha frenato, la moto ha inchiodato ma non c’è stato nulla da fare.
Il fratello Sergio, ad 8 anni di distanza, lo ricorda con profonda commozione. Il dolore è stato in parte elaborato, ma quel lutto insensato è stata la molla che oggi spinge il finanziere di Trepuzzi ad attivarsi per sensibilizzare quante più persone possibile rispetto ai rischi di una guida irresponsabile.
“Una vita di spezza in un attimo: basta un momento di distrazione o di euforia – commenta lui -.Alla mia famiglia è accaduta una tragedia ma, purtroppo, incidenti di questo tipo sono all’ordine del giorno”.
Sulle strade del Paese, nel Salento come ovunque, si gioca alla roulette russa e il numero di incidenti ha raggiunto cifre degne di un bollettino di guerra. Lo sanno bene a Trepuzzi dove il problema ha già riguardato un certo numero di famiglie. Così genitori, parenti, amici e conoscenti si sono dati appuntamento nella piazza centrale del paese, domenica 27 novembre, per ricordare i loro cari con una fiaccolata.
Il corteo ha visto la partecipazione silenziosa e significativa di moltissimi cittadini. Dopo aver percorso le strade della città, i familiari si sono recati presso la chiesa “Santa Famiglia” per celebrare una messa commemorativa.
“La giornata in memoria delle vittime della strada” è stato il primo di una serie di appuntamenti che vedranno i cittadini di Trepuzzi impegnati in una lunga battaglia sul tema dell’educazione stradale. “Dopo il corteo –spiega Maddalo – daremo vita ad un’ associazione perché vogliamo sensibilizzare le persone sul problema. Non si gioca con la vita e il prezzo da pagare per un comportamento irresponsabile è troppo alto. Solo per citare l’ultimo, gravissimo, episodio a Trepuzzi, nel mese di febbraio, un ragazzino di 10 anni è stato travolto da un’auto mentre attraversava la strada: il conducente è risultato positivo al test sull’uso di droghe”.
Come combattere il fenomeno e la degenerazioni nello stile di guida? “Innanzitutto è necessario incentivare l’uso dei mezzi pubblici e mettersi alla guida di un mezzo con la consapevolezza che le regole esistono e vanno rispettate – prosegue lui -: esiste il codice stradale, esistono gli auricolari che permettono di avere le mani libere per guidare. Ognuno deve fare la propria parte perché il problema riguarda tutti e le strade devono tornare ad essere un posto sicuro”.
