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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Inclusione sociale e disabilità: nasce il patto tra Asl, attori sociali e Comuni

L'obiettivo è creare una reale cultura e farla camminare sulle gambe degli attori sociali, degli enti locali e sanitari e persone

LECCE – Creare una reale cultura dell’inclusione dei disabili e farla camminare sulle gambe degli attori sociali, degli enti locali e sanitari e delle persone. Magari “correre” come fa magistralmente Martina Caironi, campionessa paraolimpica sui 100 metri piani ai giochi di Londra 2012 e Rio 2016, che ha portato la sua esperienza di vita e di atleta alla due giorni organizzata da Fidapa Bpw – Italy,  sezione di Casarano, conclusasi quest’oggi a Marina di Ugento.

L’obiettivo del meeting “#Includiamo la Disabilità”, cui hanno partecipato anche Eufemia Ippolito e Fiammetta Perrone, esponenti nazionali Fidapa, non era solo aprire una profonda riflessione sul tema dell’inclusione sociale in tutti i suoi aspetti (istruzione, salute e lavoro), ma provare a costruire un sistema capace di tradurre norme e buone idee in programmi e processi operativi. Una traccia esplicitata da Silvana Melli, direttore generale Asl Lecce, nel suo intervento: “Asl Lecce – ha chiarito - è pronta a creare un Tavolo permanente per cercare di affrontare e risolvere le problematiche più urgenti riguardanti la disabilità. Lo faremo in sinergia con il Tavolo tematico dell’Area della disabilità già presente nel comitato consultivo misto. Naturalmente, questa azione va accompagnata da un’adeguata campagna di informazione e comunicazione negli ambiti socio sanitari, all’interno dei quali i distretti sono il luogo ideale per parlare ai cittadini che devono comprendere, finalmente, le grandi potenzialità del territorio e la forza inclusiva che può nascere dall’integrazione tra la componente sanitaria e quella sociale. L’integrazione, difatti, è il presupposto fondamentale di tutte le politiche inclusive. Sarebbe auspicabile – ha aggiunto Melli – poter creare momenti di formazione dedicata ai cittadini, con l’apporto di Asl ed enti locali, proprio presso la sala consiliare di ogni ambito. Un distretto socio sanitario, del resto, deve svolgere il ruolo di “catalizzatore” dei percorsi integrati, sia sul versante socio sanitario, a livello di ambito, che per quanto attiene il raccordo Ospedale-Territorio in termini di continuità assistenziale; ma soprattutto ha il compito della presa in carico dei pazienti fragili avvalendosi di tutte le risorse del Territorio di riferimento, sia pubbliche che private  e, soprattutto, del Terzo settore”.

Un ponte lanciato verso quelle sensibilità, a partire dalla Fidapa, che vedono nell’inclusione della disabilità uno dei capitoli cruciali nel campo aperto della tutela dei Diritti Umani, dove può trovare accoglienza anche il modello sociale centrato sui diritti umani delle persone con disabilità, sul principio di non discriminazione e della dignità delle persone, sulla parità di opportunità, sull’autonomia, sull’indipendenza, allo scopo di conseguire la piena inclusione sociale del disabile. “La nostra proposta – ha spiegato Maria Nuccio, presidente Fidapa Casarano – vuol essere una strategia strutturata insieme ad altri attori che rappresentano il territorio, istituzioni, ordini professionali, operatori sanitari, Scuola e Confindustria, per promuovere una cultura d’inclusione. La cultura è il nostro unico strumento di “pressione” sulle Istituzioni e sul Territorio, consapevoli come siamo che dall’approvazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia nel 2009, molte cose non sono ancora cambiate. Riuscire a far sedere allo stesso tavolo tante realtà diverse, costituisce per la Fidapa un’azione concreta; così come lo è il rappresentare il diritto di cittadinanza anche di quelle fasce che restano ancora escluse dalla società. Per ciò abbiamo preso l’impegno, assieme a tutti gli attori sociali, la scuola, Confindustria, di lanciare un patto che metterà la disabilità al centro del lavoro dei prossimi mesi”.

Un’intesa che vedrà protagonisti anche i comuni, l’altra “gamba” del modello degli ambiti socio sanitari. Antonella Pappadà, assessore alla Cultura e all'Associazionismo del Comune di Poggiardo e socia Fidapa sezione di Casarano, ne è profondamente convinta: “La convention ha portato alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra Scuole, Ambiti territoriali, Confindustria Lecce e 82 Comuni del Salento, tra cui Poggiardo. Il Comune di Poggiardo, attento alla tematica, continuerà a garantire il sostegno per favorire la piena inclusione sociale. Nella convinzione che l'inclusione rappresenti davvero una condizione grazie alla quale tutti gli individui vivano in uno stato di equità e di pari opportunità, indipendentemente dalla presenza di disabilità, a mio avviso è fondamentale mettere la persona al centro di ogni azione per coglierne al meglio le sue capacità e potenzialità, così scoprendo e vivendo appieno il valore dell'altro”. Individuato il traguardo, ora sarà più semplice percorrere la strada dell’inclusione in buona compagnia.

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