Farmaci scaduti al “Vito Fazzi”, convalida del sequestro. Due indagati

LECCE - Confermato il sequestro probatorio di farmaci scaduti, eseguito una settimana fa dai carabinieri del Nas di Lecce nell’unità operativa complessa di cardiologia interventistica ed emodinamica, al primo piano dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

La convalida del provvedimento porta la firma del pubblico ministero Maria Vallefuoco, titolare dell’inchiesta che al momento vede indagati per commercio o somministrazione di medicinali guasti, il dirigente medico dell'unità G.C., 52 anni, di Gallipoli, e il coordinatore infermieristico L.C., 60, di Strudà.

In particolare, durante il controllo, i militari avevano trovato il seguente materiale: su un carrello, nel primo cassetto, una confezione integra di “Ugorol 500 mg/ml” scaduta nel dicembre 2018, e sul piano di appoggio, una confezione di “Nacl 09%” con un’etichetta manoscritta attaccata sopra a quella originale con la dicitura “Noradrenalina”, data 31 gennaio 2019 e sigla del preparatore, e tre siringhe piene di altri medicinali riportati anche questi su etichette (rispettivamente “Adrenalina”, “Atropina” e “Lidocaina”), con data sempre 31 gennaio e  sigla del preparatore. Nell’armadietto per la custodia dei farmaci che si trova nel corridoio, gli uomini del Nucleo antisofisticazione e sanità hanno recuperato una confezione integra di “Zantac”, con validità fino al dicembre 2018, e altre due scatole, anche queste integre, una di “Ebrantil”, l’altra di “Acetilcisteina Hexal”, scadute lo scorso settembre.

Entrano quindi nel vivo le indagini finalizzate a chiarire la presenza nel presidio ospedaliero di materiale con data di validità superata.

Gli indagati sono assistiti dagli avvocati Giuseppe Corleto, Luigi Covella e Stefania Pancosta.