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Cronaca Stadio / Viale Giovanni Paolo II

Tragedia sul viale: resta intubato 15enne, in una dash cam la verità

Stazionarie le condizioni del 15enne che, nella serata di domenica, viaggiava assieme a Luna Benedetto. La Procura apre un fascicolo per omicidio stradale nei confronti del 39enne alla guida della Megane

LECCE – Sono stazionarie le condizioni mediche del ragazzo di 15 anni che, nella tarda serata di ieri, guidava lo scooter su cui viaggiava Luna Benedetto, la giovane vittima che ha perso la vita durante il tragico incidente in viale Giovanni Paolo II a Lecce. Il giovane conducente del motociclo è tuttora ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Vito Fazzi”, dove si trova intubato in prognosi riservata. Viste le lesioni riportate durante lo scontro con una vettura, i medici non potranno esprimersi sulle sue condizioni prima delle 48 ore. È costantemente monitorato dal personale ospedaliero, il quale confida in un'evoluzione in positivo del suo quadro clinico.

Proseguono intanto le indagini sull'episodio, per ricostruire quanto accaduto prima del drammatico impatto e procedere con l'addebito responsabilità. I rilievi degli agenti di polizia locale del capoluogo salentino - in contatto con la Procura della Repubblica che coordina le indagini - sono andati avanti per ore alla ricerca di elementi utili. Illesi i due occupanti della Renault Megane che, proveniente dal litorale adriatico, ha travolto lo scooter su cui viaggiavano i due adolescenti. Alla guida della vettura un 39enne leccese (non una donna come riportato in un primo momento, ndr), che si trovava in compagnia di una 34enne. L’uomo è ora indagato d'ufficio, come previsto nei casi di omicidio stradale.

Sottoposto ai test alcolemico e tossicologico, per verificare l'eventuale assunzione di alcol o stupefacenti, è risultato negativo: era sobrio e lucido al momento dell'accaduto. Il pubblico ministero titolare del fascicolo di indagine, Alessandro Prontera, nelle prossime ore potrebbe conferirere l’incarico al medico legale per l'eventuale autopsia sul corpo di Luna Benedetto: un accertamento dovuto che potrebbe fornire ulteriori dettagli sulla ricostruzione della dinamica dell’incidente. In mattinata, il pm ha inoltre nominato un ctu, un consulente tecnico d'ufficio, per utilizzare al meglio uno strumento dal quale potrebbe emergere la verità: una dash cam. Si tratta di un piccolo dispositivo per la videoregistrazione, installato sul cruscotto della Renault Megane condotta dal 39enne. Un "occhio elettronico" che potrebbe aver immortalato la scena del sinistro e fare un po' di luce nel buio investigativo.

Intanto sgomento e incredulità, in città, per la morte della giovane studentessa, strappata alla vita a soli 15 anni. Appresa la notizia della tragedia, in tanti hanno infatti raggiunto il luogo del sinistro ritrovandosi davanti a una scena terribile: lo scooter, nell'impatto, ha fatto un "volo" di diversi metri. L'urto è stato tanto violento, da sfondare letteralmente il parabrezza della Megane. A nulla sono valsi però i soccorsi prestati dagli operatori dal 118, accorsi immediatamente: Luna non ce l'ha fatta. È morta sul colpo lasciando un vuoto e un dolore lancinante tra i suoi famigliari e i giovani amici.

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