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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Parabita

Si insedia commissione d’accesso in Comune: analizzerà eventuali infiltrazioni mafiose

Tre viceprefetti, a partire da domani, accederanno agli atti del municipio di Parabita. La disposizione dal ministero all'indomani del blitz "Coltura" nel quale fu arrestato anche l'ex vicesindaco

PARABITA – La tappa finale da scongiurare è quella dello scioglimento della attuale amministrazione comunale di Parabita. Ma bisogna analizzare lo stato delle cose. Così come in precedenza aveva preannunciato il prefetto di Lecce, Claudio Palomba,  su delega del ministero dell’Interno all’indomani del blitz dei carabinieri del Ros denominato “Coltura”: un’operazione  nella quale fu inferto un duro colpo al clan Giannelli e ad individui ritenuti vicini ali ambienti della Sacra Corona Unita.

Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Lecce, Alcide Maritati, all’alba dello scorso 16 dicembre, anche l’ex vicesindaco dell’ente parabitano, Giuseppe Provenzano, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Il ministero ha intanto disposto da una dozzina di giorni l’insediamento della commissione d’accesso, attiva a tutti gli effetti dalla giornata di domani, che sarà composta da tre viceprefetti degli uffici del capoluogo salentino. Un passaggio dovuto e propedeutico ad un eventuale scioglimento della giunta, solo ed esclusivamente qualora i funzionari di via XXV Luglio ravvisassero gli elementi per sospettare consorterie criminali o contatti con la malavita organizzata da parte degli attuali componenti del consiglio.

 I membri della commissione, autorizzati all’accesso ai documenti, avranno 90 giorni di tempo per stabilire l’eventuale presenza di infiltrazioni mafiose in municipio e successivi condizionamenti nel normale svolgimento dell’attività amministrativa. Soddisfatto il primo cittadino di Parabita, Alfredo Cacciapaglia, il quale si sentirebbe “tutelato” dall’insediamento. “Noi ci siamo granatiti dalla presenza dei viceprefetti. Finalmente i funzionari potranno fare luce sul passato e fugare ogni dubbio esistente. Ben venga, dunque la commissione”.

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