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Cronaca Nardò

Interinale assunto a tempo indeterminato: giudice accoglie il ricorso Cgil

Il giudice del Lavoro ha stabilito che il lavoratore ha diritto ad un rapporto di lavoro alle dipendenze di Ntc e ha disposto un risarcimento. Soddisfatti Nidil e Fiom

Nardò – Riprenderà il suo posto all’interno della Nardò Technical Center e sarà risarcito. Finisce bene la battaglia legale portata avanti da un lavoratore interinale, assunto a tempo indeterminato: il giudice del Lavoro di Lecce ha riconosciuto in favore di questo lavoratore, somministrato da Obiettivo Lavoro spa (oggi Ranstad Italia spa) e Manpower srl, la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato alle dipendenze di Ntc sr,l sin dalla data del primo contratto di somministrazione.

Tornerà così al lavoro nella sede di Nardò e riceverà un’indennità risarcitoria pari a dodici mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto.

Il lavoratore, che aveva prestato la propria attività lavorativa dal 2011 al 2015 in virtù di oltre 110 contratti di somministrazione a tempo determinato intervallati da periodi di inattività inferiori a 60 giorni, ha chiesto al Tribunale di Lecce di accertare l’illegittimità dei contratti di somministrazione a tempo determinato e la nullità del termine, per violazione delle norme di legge.

Seguito dall’avvocato della Cgil Francesca Cursano ha lamentato la mancanza delle ragioni giustificatrici della somministrazione a termine, l’abuso del ricorso a tale tipologia contrattuale, la mancata effettuazione della valutazione dei rischi da parte dell’utilizzatore e la violazione dei limiti imposti dal contratto collettivo nazionale di lavoro.

Nella sentenza il Giudice del Lavoro ha stabilito che il lavoratore ha diritto alla costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze di Ntc srl con effetto dall’inizio della somministrazione per aver, la società, violato il divieto imposto dall’articolo 20 del d.lgs. 276/2003.

"Siamo contenti che il Tribunale di Lecce abbia riconosciuto la validità di una battaglia per la stabilizzazione di questi precari che la Cgil combatte da diversi anni. I lavoratori che hanno deciso di affidarsi alla nostra strategia sindacale hanno ottenuto i risultati sperati. Ne è dimostrazione la sentenza del 14 febbraio dalla quale si evince che molto spesso dietro rapporti di lavoro a tempo determinato si nascondano rapporti di lavoro in realtà stabili. Inoltre riteniamo grave che la valutazione rischi, un obbligo in materia di sicurezza a cui le aziende non devono sottrarsi, sia stata documentata solo a partire dal 2014. Omissione ancor più grave se si considera la peculiarità delle mansioni svolte dai lavoratori all’interno della Ntc srl", dicono il segretario generale del Nidil Cgil Lecce (il sindacato che tutela i lavoratori interinali e con contratti atipici), Alessio Colella, e la segretaria generale della Fiom Cil Lecce, Annarita Morea.

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