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Cronaca Morciano di Leuca

Concussione, sindaco e comandante della municipale respingono le accuse

Si è svolto questa mattina, dinanzi al gip Annalisa De Benedictis, l'interrogatorio di garanzia di Giuseppe Picci e Giovanni Anastasio, arrestati martedì scorso. Avrebbero ostacolato il gestore di un'attività commerciale

 

MORCIANO DI LEUCA - "Non c'è stata alcuna concussione e alcun abuso di potere, abbiamo semplicimente esercitato le nostre funzioni e i nostri poteri in maniera del tutto regolare". Si sono difesi così, nell'interrogatorio di garanzia dinanzi al gip annalisa De Benedictis, il sindaco di Morciano, Giuseppe Picci, 44 anni avvocato, e il comandante della polizia municipale, Giovanni Anastasio, 53enne, arrestati martedì scorso con l'accusa di concussione. L'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari è stata emessa dallo stesso gip del Tribunale di Lecce.
 
Picci e Anastasio, che hanno dunque respinto ogni accusa, secondo l'ipotesi accusatoria avrebbero cercato, a partire dalla stagione estiva 2009, in tutti i modi di costringere i gestori di un chiosco nella marina di Torre Vado (moglie, marito e figlia) a non produrre e vendere più crêpe, nonostante tale prodotto rientrasse nelle autorizzazioni ricevute. Il tutto sarebbe stato orchestrato per rispettare un impegno preso con i titolari di attività commerciali che preparavano e vendevano crêpe, che avrebbero sostenuto il sindaco Giuseppe Picci nella tornata elettorale del giugno 2009. Per attuare il loro piano i due arrestati avrebbero avuto nei confronti dei gestori del chiosco "ripetute condotte di minacce e diffide verbali, tanto da generare uno stato d'ansia ogni qualvolta di avvicinavano" alle loro presunte vittime.
I due indagati, assistiti dall'avvocato Francesco Vergine, hanno ripercorso gli eventi legati alle concessioni dei chioschi in un mercatino di Torre Vado. Ad ogni venditore, secondo un accordo stipulato con gli stessi gestori, sarebbe stata assegnata l'autorizzazione per la vendita di un determinato prodotto. I denuncianti, in particolare, avrebbero dovuto produrre e vendere un dolce di origine belga. La vendita delle crepe avrebbe disatteso questo accordo, provocando tensioni e malumori negli altri commercianti. I successivi provvedimenti amministrativi, del tutto regolari a loro dire, sarebbero stati emessi solo per questo. Nei prossimi giorni l'avvocato Francesco Vergine dovrebbe depositare l'istanza di revoca della misura cautelare per i due arrestati.
 
Dopo la fiaccolata che ieri pomeriggio ha attraversato Morciano di Leuca in segno di solidarietà per il sindaco Picci e il comandante Anastasio, anche oggi una ventina di concittadini del piccolo comune del capo di Leuca ha voluto sostenere i due arrestati, salendo sin al quinto piano degli uffici giudiziari, dov'era in corso l'interrogatorio di garanzia.
 
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