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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Ruffano

Omicidio di Ruffano, Valentini ribadisce: "E' Romano ad aver estratto la pistola"

In un paio di ore, il 27enne ha spiegato davanti al pubblico ministero Giovanni De Palma, di aver intrapreso, da tempo, una relazione con la moglie della vittima, fornendo nuovi elementi sul tragico fatto di sangue

LECCE – Nuovo interrogatorio per Michele Espedito Valentini, 27enne di Supersano, accusato dell’omicidio di Roberto Romano e del ferimento di Dario Traversa, avvenuti il 24 marzo scorso. In circa due ore il 27enne, assistito dall’avvocato Mario Coppola, ha ricostruito, dinanzi al pubblico ministero Giovanni De Palma, scenari e modalità in cui è avvenuto il tragico fatto di sangue. Il 27enne ha spiegato di aver intrapreso, già da un po’ di tempo, una relazione con la moglie della vittima. Relazione di cui probabilmente Romano aveva saputo, anche perché aveva notato Valentini aggirarsi, il giorno dell’omicidio, nei pressi della sua abitazione.

Nel pomeriggio Roberto Romano si sarebbe recato a casa del suo rivale, e avrebbe detto ad alcuni familiari che lo aspettava a casa. Valentini si sarebbe recato a casa della vittima con Andrea Macagnino, (arrestato con l’accusa di concorso in omicidio e tentato omicidio). Il 22enne avrebbe accompagnato il presunto omicida sul luogo del delitto con la sua Golf, notata da alcuni testimoni, imboccando controsenso via Boccaccio, del tutto ignaro di quello che di lì a poco sarebbe successo.

Tra Romano e Valentini sarebbe subito scoppiato un violento litigio verbale, poi proseguito all’interno dell’abitazione. La vittima, secondo quanto raccontato dal 27enne, si sarebbe posizionato tra la porta e l’uomo, e avrebbe portato con un gesto repentino la mano alla schiena, estraendo una pistola. Valentini si sarebbe lanciato contro l’uomo e lo avrebbe disarmato, facendo cadere la pistola. Poi l’avrebbe raccolta e da terra sarebbero partiti alcuni colpi, mentre stavano continuando a lottare. A chiedere l’interrogatorio è stato lo stesso indagato, dopo l’avviso della conclusione delle indagini preliminari, notificato nelle scorse settimane.

Espedito Valentini-2-2-3Oltre a Valentini risulta indagato, come detto, Andrea Macagnino, accusato di concorso in omicidio e tentato omicidio, e lo stesso Traversa, accusato di favoreggiamento personale per non aver rivelato agli inquirenti l’identità di Valentini. Il presunto omicida si è presentato alcuni giorni dopo in caserma a Maglie, dove ad attenderlo c’era il suo legale, l’avvocato Mario Coppola. Nei suoi confronti il gip Carlo Cazzella aveva emesso, lo scorso 31 marzo, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il 27enne era irreperibile da una decina di giorni. Macagnino, invece, dopo l’arresto era tornato in libertà.

I sospetti dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Lecce, guidati dal capitano Biagio Marro, si sono indirizzati quasi subito su Valentini. Nonostante la complessità della vicenda e il contesto di silenzi e connivenze in cui il grave fatto di sangue si è consumato, sono bastate meno di 24 ore, infatti, per tracciare un profilo del presunto assassino e del possibile movente. La ricostruzione dei fatti è partita dall'analisi della scena del crimine, che ha permesso di ipotizzare una conoscenza e una frequentazione del killer con Romano e Traversa, tale da giustificare l'ingresso in casa. Da qui, la minuziosa indagine dei militari, che hanno riscontrato notevoli difficoltà a causa della reticenza di diversi residenti nella zona a esporsi. Indagine serrate e articolate che hanno trovato riscontro negli inquirenti: da una parte sostituto procuratore Giovanni De Palma e dall’altro il gip Carlo Cazzella.

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