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Cronaca Surbo

Scuole di Surbo intitolate a due donne: omaggio a Rita Fonseca ed Elisa Springer

La cerimonia sarà in memoria della volontaria uccisa in Kenya e della scrittrice deportata nei campi di concentramento

GIORGILORIO (Surbo) – La formazione inneggia a due figure femminili. La scuola dell’infanzia di via Primo maggio a Giorgilorio, la frazione di Surbo, sarà intitolata a Rita Fossaceca, il medico ucciso in Kenya, a Mijmboni, dove era andata nel novembre scorso per vaccinare i bambini dell’orfanotrofio di “Forlife onlus”. La volontaria, è rimasta vittima di una sparatoria, mentre cercava di difendere la madre che era lì con lei in Kenya e che era stata colpita con un machete. Rita Fossaceca, era una donna molta amata tra i volontari di Forlife, l’associazione fondata da Alessandro Carriero, ordinario di radiologia all’Università di Novara e originario di Monteroni di Lecce. I volontari della onlus operano da circa una decina di anni, in tutto il mondo, a favore dell’infanzia svantaggiata.

Sono stati proprio gli operatori a promuovere l’intitolazione di una scuola a Rita Fonseca, molisana di origine, come esempio di donna che ha speso gran parte della sua vita per aiutare il prossimo. La cerimonia  di intitolazione della scuola si svolgerà mercoledì 8 giugno e vedrà la partecipazione non solo della dirigente scolastica, ma anche del dirigente provinciale dell’Ufficio scolastico, del sindaco di Surbo, dell’assessore alla Pubblica istruzione e dei portavoce della onlus. Arriverà a Giorgilorio anche il primo cittadino di Trivento, il comune di origine di Rita Fonseca. La cerimonia d’intitolazione sarà anche accompagnata degli interventi musicali a cura del coro “Voci dal cuore”, composto dai bambini della scuola primaria di Giorgilorio.

Nel pomeriggio dell’8 giugno, alle ore 19  nell’atrio della scuola media di via del Mare,  si terrà anche la cerimonia di intitolazione dell’istituto comprensivo ad “Elisa Springer”, scrittrice austriaca di origine ebrea, deportata nel campo di concentramento di Auschwitz  dove conobbe personalmente anche Anna Frank e testimone lei stessa della shoah. Elisa Springer, dal 1946 in poi, ha vissuto in Italia e gran parte della sua vita l’ha trascorsa in Puglia, a Manduria in provincia di Taranto.

 Nel febbraio del 2004, pochi mesi prima della sua morte,  è stata ospite dell’istituto comprensivo di Surbo, dove ha presentato proprio il suo libro “Il Silenzio dei Vivi”, autobiografia della sua esperienza di deportata nei campi di concentramento. Da qui, la forte volontà della dirigente Maria Rosaria Manca  di intitolare il plesso a Elisa Springer, in ricordo di quella straordinaria giornata, il cui ricordo resterà indelebile in tutti coloro che hanno  avuto modo  di assistere ed ascoltare quella testimonianza.

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