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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Gallipoli

"Io assente dal Senato? Il Sole24ore ha toppato"

Il senatore Vincenzo Barba sulla stessa lunghezza d'onda di Ugo Lisi. Le statistiche del quotidiano economico lo attestano al secondo posto tra i meno assidui a palazzo Madama

Proprio lui, il senatore Barba….Che quando lo cerchi non è mai raggiungibile perché….Perchè è in Senato. A svolgere il suo ruolo di parlamentare. Così come Ugo Lisi, l'onorevole di An che tiene i conti delle presenze dei parlamentari del suo partito nelle sedute di Commissione dal martedì al venerdì e che se non fosse stato a Roma (ma altrove come recitano le "contestate" statistiche del Sole24ore di ieri), a quest'ora non si sarebbe certo celebrata la tanto decantata "Festa dei Nonni". Una semplificazione per dire che le classifiche sulle presenze e le assenze dagli scranni dei palazzo del Governo redatte dal più importante quotidiano economico italiano, hanno lasciato il segno. E generato repliche sdegnate dai parte dei parlamentari salentini che si sono visti in molti casi relegati ai vertici della graduatoria dei frequentatori meno assidui di Montecitorio e Palazzo Madama. Per il senatore gallipolino addirittura un poco invidiabile secondo posto assoluto, come se in Senato (dopo aver fatto tanto per esser eletto) la sua presenza si possa definire a dir poco impalpabile. Con una punta di assenze fatte registrare niente meno che nel periodo caldo della crisi amministrativa. Proprio quando, invece, la caduta della sua amministrazione si è registrata in concomitanza con la sua assenza da Gallipoli per gli impegni parlamentari. Un gran casino. Dati reali o semplice boutade? Verifiche certe o tesi difensive urlate ai quattro venti dai parlamentari "sgamati" per le loro assenze non proprio giustificate?. Il deputato di An, Lisi, ha invitato ha chiamare nel corso della settimana a Roma per verificare quali parlamentari sono al loro posto e quali no. Forse quella classifica del Sole24ore così facendo avrebbe una composizione e una fisionomia diversa. Il senatore Barba invece, dal canto suo, sbotta e replica con la solita fermezza:

"Il Sole 24 ore sbaglia di meno quando si occupa di sport e di calcio mercato piuttosto che quando si occupa di economia e politica" esordisce nel suo intervento Vincenzo Barba, "Stavolta, ha proprio toppato! Ed ha indotto in errore tutti coloro che, sulla base delle statistiche pubblicate dal quotidiano di Confindustria hanno ricamato articoli e servizi. L'operazione de Il Sole 24 ore è molto semplice: si contano le presenze nelle riunioni d'aula dei senatori a Palazzo Madama e poi, come a scuola sulla lavagna, si segnano i buoni e i cattivi. Siamo nel pieno solco dell'antipolitica dove si raccolgono notizie sparse qua e là per gettare discredito sui politici per spianare la strada per una nuova via…E di questo clima di antipolitica, chi ha buona memoria, dovrebbe ben ricordare le dinamiche dei primi anni '90".

E aggiunge: "Come si fa a giudicare l'attività di un politico solo e soltanto per le sue presenze nelle sessioni d'aula? Forse che si giudica un buon medico solo e soltanto per le ore trascorse in sala operatoria? O sono anche importanti altri parametri quali, per esempio, il rapporto con i pazienti, l'aggiornamento professionale, la partecipazione a seminari di sensibilizzazione, la qualità - e non solo la quantità - delle cose che fa? Il sottoscritto, che è uno stacanovista della politica, passa più tempo a Roma di quanto non dovrebbe passarne per la propria attività di parlamentare. Non esiste mica solo il lavoro in aula! E gli incontri in commissione? E gli incontri con gli esperti sulle varie problematiche da affrontare e risolvere? E le pubbliche relazioni con tutte le varie categorie? E le riunioni con i big che sono, talvolta, mille volte più utili di estenuanti e improduttive sedute plenarie? Insomma, in aula si sta quanto si deve stare, quanto è giusto che ci si stia. Poi, un parlamentare degno di questo nome deve fare tanto altro se vuole essere degno dell'appellativo di onorevole. Fanno sorridere le banalizzazioni de Il Sole 24 ore, perché di banalizzazioni si tratta".
E conclude: "Alla fine sono i fatti che contano, il modo con cui si affrontano e si risolvono i problemi, non le ore con cui si scaldano le sedie, senza frutto e senza costrutto. Quanto al fatto che il sottoscritto si sarebbe assentato di più durante le la crisi amministrativa del Comune di Gallipoli, mi viene da ridere di gusto, dal momento che la congiura a Barba è stata fatta proprio perché Vincenzo Barba era a Roma, impegnato in Senato, e non avrebbe potuto seguire il movimenti strani che la precedettero. Pensiamo, insomma, alle cose serie, che le parole non riempiono la pancia di chi si trova in difficoltà. Il controllo sulla politica è cosa ben più seria di qualche statistica da strapazzo tirata fuori all'ultima ora".

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