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Cronaca

Isolare gi strozzini con 26 domande agli imprenditori

Al via la "Campagna di ascolto delle imprese sul tema dell'usura" voluta da Camera di commercio e Prefettura di Lecce. Inviate 8mila lettere agli imprenditori con tanto busta pre-affrancata

Ventisei domande sul fenomeno dell'usura da rivolgere agli imprenditori leccesi attraverso un questionario che resterà rigorosamente anonimo. Prefettura e Camera di commercio di Lecce intraprendono insieme la "Campagna di ascolto delle imprese sul tema dell'usura" attraverso l'invio di 8mila lettere con tanto busta pre-affrancata e già indirizzata. Questa mattina, presso la sede dell'Ente camerale, il presidente Alfredo Prete ha illustrato il progetto e insieme con il prefetto Gianfranco Casilli. All'incontro, inoltre, erano presenti i vertici delle forze dell'ordine, il colonnello del Comando provinciale dei carabinieri Luigi Robusto, il questore Giorgio Manari e il comandante provinciale della Guardia di finanza Michele Dell'Agli. Per il sindacato Salvatore Giannetto della Uil.

Queste tra le domande più significative che il questionario rivolge agli imprenditori: "Nel suo settore di attività è a conoscenza di condizionamenti da parte della criminalità?"; oppure, "Nel corso del 2005 è stata vittima di atti delittuosi?"; e ancora: "Di quali reati è stato vittima e se sì, ha sempre denunciato tutto alla polizia giudiziaria?". Certo è che un primo dato indicativo sulla volontà di collaborazione da parte degli imprenditori con le istituzioni preposte a contrastare il fenomeno dell'usura, sarà proprio quello relativo alla risposta, al numero delle imprese cioè che compileranno il questionario e che poi invieranno alla Prefettura di Lecce. Dall'ente camerale di Lecce si dicono fiduciosi, anche se su 8mila lettere già partite per posta sono tutti concordi ad attendere la verifica su quanti moduli compilati giungeranno dalle imprese.

"Considero l'usura il vero cancro dell'economia - ha detto Prete - e purtroppo come la malattia tumorale, ci si accorge di essa solo quando ormai è in fase esplosiva. Allora il nostro tentativo per contrastarla è un sorta di monitoraggio tra le aziende. Ad oggi, rispetto ai dati che ci forniscono le forze dell'ordine, l'usura per il Salento, fortunatamente, non rappresenta uno dei problemi più gravi, ma allo stesso tempo resta comunque un problema sempre sottaciuto, latente, ecco perché chiediamo agli imprenditori di dedicarci cinque minuti del loro prezioso tempo per compilare il questionario in forma totalmente anonima, un'azione che sicuramente potrà aiutare l'economia salentina".

Dal canto suo il prefetto di Lecce Casilli ha tenuto a precisare che "il monitoraggio sarà circoscritto al momento solo Lecce, un'attività che ha lo scopo di verificare la presenza del fenomeno dell'estorsione e dell'usura e al contempo è un'opportunità per sensibilizzare le imprese; quindi, attraverso il dati che ci giungeranno - ha aggiunto - avremo la possibilità di poter contare su un quadro più completo della situazione. Anche perché l'usura è un fenomeno sotterraneo, dove il numero delle denunce è sempre estremamente limitato".

All'incontro è intervenuto anche il rappresentante provinciale della Uil Salvatore Giannetto: "Dovremmo comunque passare a delle fasi di carattere operativo, anche perchè le riunioni, le analisi e gli approfondimenti sono state fatti tutti. Adesso c'è la necessità di individuare le cause che portano all'usura, come la concorrenza al ribasso nel settore del Tac, che porta inevitabilmente a non rispettare i contratti nazionali di lavoro e poi l'impossibilità da parte delle aziende a finanziare la commessa. Sono queste le problematiche principali che inducono poi gli imprenditori a cadere nelle rete degli usurai. Ecco perché - ha concluso Giannetto - dovremmo favorire la costruzione di una cultura delle legalità".

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