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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

L'emergenza sta rientrando, ma i danni restano ingenti

Scioper dei tir: è l'ora di quantificare i danni. Esposti potrebbero essere presentati in Procura anche a Lecce, come peraltro già avvenuto altrove. In molti lamentano rialzi ingiustificati dei prezzi

Il Salento prova a tornare ad una condizione di normalità. Un sospiro di sollievo generale dopo il caos provocato dallo sciopero degli autotrasportatori. I generi di prima necessità stanno ricominciando a riempire gli scaffali dei supermercati. Si calcola che i distributori di benzina di tutta la provincia possano rientrare a pieno regime entro lunedì o, al massimo, martedì. Già diverse cisterne hanno fatto capolino in più punti del Salento. Se ne gioveranno i serbatoi delle auto rimasti a secco. Tante le persone a piedi in questi giorni nella disperata ricerca di una goccia di benzina. E a proposito di calcoli. E' tempo di quantificare i danni. Ambulanze senza carburante, generi alimentari e latte fermi sulle superstrade. Già nei giorni scorsi il Codacons nazionale ha diffuso una nota secondo la quale, dall'inizio dello sciopero, i danni sarebbero ammontati a circa 1 miliardo di euro al giorno. Le Procure iniziano ad indagare in diverse città per interruzione di pubblico servizio. Diverse sono le persone iscritte nel registro, nella capitale, e anche a Lecce dovrebbero essere depositati esposti-denuncia.

Ma non solo. Si cerca di stabilire anche in quanti casi vi sia stata speculazione sul prezzo della benzina. La sezione leccese del Codacons ha diramato nei giorni scorsi a tutti i distributori una chiedendo di comunicare il prezzo di vendita. "Ancora non sono arrivate le risposte -spiegano dalla sede del capoluogo salentino -, ma questo anche perché molti distributori sono stati ovviamente chiusi e quindi è possibile che i titolari non abbiano ancora letto la nota". Sta di fatto che diversi cittadini avrebbero già segnalato abusi. Qualcuno potrebbe aver fatto il "furbo", alzando il prezzo. Fatti simili si sarebbero verificati un po' ovunque, dal Nord del Salento fino al Capo di Leuca. Molti avrebbero sostenuto di aver pagato fino ad 1 euro e 50 e anche di più al litro. Per tre, lunghissimi giorni, tutta l'Italia è piombata in un clima surreale.

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