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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

L'ispezione Asl accerta: in Tribunale troppi i disagi

Raccapricciante lo scenario fotografato dagli ispettori dell'Asl all'interno del Palazzo di Giustizia, colpito da una serie di emergenze igienico-sanitarie che dovranno essere risolte nell'immediato

Bagni fatiscenti o fuori servizio, scaffali intasati di carte e documenti, insetti sempre in agguato. Dopo l'ispezione presso il Palazzo di Giustizia di viale De Pietro del Servizio Ispettivo della Asl di Lecce per rilevare le condizioni igienico-sanitarie del 14 ottobre scorso, il resoconto del sopralluogo è stato stilato in giornata e quanto si paventava è una triste realtà. "La tipologia delle facciate del Palazzo di Giustizia", si legge nel corposo documento redatto dalla segreteria dell'Asl, "favoriscono la nidificazione dei piccioni, presenti in numero elevato lungo tutto il perimetro del fabbricato. Da una valutazione esterna si sono infatti evidenziate zone di raccolta di deiezioni sugli archivi della Procura, nei garage per gli autoveicoli a servizio del personale del Tribunale e le stanze che contengono i corpi di reato.

L'ispezione negli archivi della Procura, della corte d'Appello e del Tribunale Penale ha evidenziato scarsa manutenzione degli ambienti in una situazione antigienica che favorisce il proliferare di insetti di vario genere (in fase di sopralluogo sono state rinvenute diverse carcasse di blatte). Del tutto inutilizzabile risulta il servizio igienico dell'interrato, generalmente ad uso degli autisti e del personale di polizia penitenziaria. Le condizioni si presentano sostanzialmente nei vari piani del Tribunale "con materiale cartaceo poggiato per terra lungo i corridoi di accesso ai vari uffici". Nel comunicato si ravvisa anche "l'inadeguatezza dei servizi igienici in gran parte mal funzionanti e di conseguenza inutilizzabili. Nessun servizio, inoltre, risulta adeguato ai portatori di handicap, in ossequio alla normativa vigente.

"Sulla scorta di quanto riferito dai dipendenti", si legge nella nota a firma del Dirigente Medico dell'Unità di Igiene e Sanità Pubblica dell'Asl, la dottoressa Anna Quattrocchi, "la manutenzione del Palazzo spetterebbe al Comune, proprietario dell'immobile, mentre per il servizio di pulizia si deve fare riferimento alla "Lupiae" Servizi s.p.a., alla quale è affidato l'incarico". "Emerge", si evidenzia nella parte finale del comunicato, "la necessità di programmare alcuni interventi mirati a ripristinare la funzionalità completa degli ambienti ispezionati. Disporre una ristrutturazione della facciata del Palazzo di Giustizia al fine di scongiurare il pericolo di cadute di calcinacci o di altro materiale edilizio; disporre un intervento di pulizia straordinaria degli spazi interni ed esterni, documentando successivamente tutte le operazioni effettuate; predisporre un calendario che preveda per il futuro una pulizia periodica di tutti i locali interrati adibiti ad archivio; provvedere alla pulizia di tutti i davanzali delle finestre, ed alla rimozione di eventuali nidi, escrementi e piumaggi di volatili e ripristinare il normale funzionamento di tutti i servizi igienici esistenti all'interno del Palazzo di Giustizia".


Arriva dura la prea di posizione del Segretario Nazionale della Federazione Confsal Unsa Giustizia, Massimo Battaglia: "I locali letteralmente invasi da insetti d'ogni genere grazie ll'infestazione di piccioni e ratti con temperature che ne favorivano lo sviluppo e insieme ai carichi di lavoro sempre crescenti, hanno determinato negli uffici giudiziari condizioni lavorative umanmente intollerabili". "E' giunto il momento, che allorquado si parla di problemi della Giustizia, si tenga cnto una volta per tutte, non solo dei magistrati edegli avvocati, ma anche di kigliaia di uomini e donne che, grazie ai loro sacrifici, impediscono al sistema Giustizia di naufragare miseramente e definitivamente".

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