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Cronaca

La "banda degli estintori" colpisce ancora nelle scuole

Secondo raid al liceo "Banzi" di Lecce. Scuola chiusa fino al 2 novembre. New entry nella lista dei plessi colpiti la scorsa notte dai vandali, il professionale "Marconi" di via Dalmazio Birago

Ancora vandali nelle scuole. Sempre loro. La banda di scapestrati che si porta dietro gli estintori, rompe i vetri delle finestre secondarie dei licei e degli istituti di Lecce con lo scopo di entrare nei locali e spruzzare la schiuma antincendio sui muri, nelle aule e sulle suppellettili. La cosa va avanti da un paio di notti, ed è questo il particolare allarmante al vaglio anche della Digos che sta indagando per risalire agli autori degli atti vandalici: prima il liceo economico informatico "Olivetti" di via Marugi, poi il raid è proseguito anche al liceo scientifico "Banzi" di piazza Palio (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=4387), infine nell'Istituto professionale "Marconi" di via Dalmazio Birago.

Stesse modalità di incursione in tutti e due gli edifici. E questa mattina si viene a sapere che la "banda degli estintori", forse non contenta di come aveva proceduto l'altra notte proprio al "Banzi", alle prime ore dell'alba ha compiuto il secondo attacco. Sfondano i vetri delle porte secondarie d'ingresso al plesso adiacente il liceo scientifico, si introducono con le bombole degli estintori e un volta dentro spruzzano schiuma, tra l'altro ritenuta tossica, dappertutto. Tant'è che questa mattina, i docenti della scuola sono stati costretti a rinviare le lezioni annunciando la decisione con tanto di cartello posto sul cancello, chiuso, del "Banzi": "Si comunica che domani, 31 ottobre - si legge - le lezioni riprenderanno regolarmente al plesso laterale e sede staccata "Galilei", mentre per le classi ubicate presso la sede centrale saranno sospese e riprenderanno il 2 novembre".

Al "Marconi" i vandali hanno sfondato la porta d'ingresso e una volta entrati si sono limitati a imbrattare la prima stanza che hanno trovato. Poi, sono fuggiti. I dirigenti della scuola ribadiscono alla Provincia di Lecce la necessità di usufruire dei sistemi di video sorveglianza, ma si accontenterebbero anche di allarmi forse pure più modesti, dato che la maggior parte dei plessi scolastici oggi sarebbero completamente sforniti.

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