La denuncia dei disabili: “Lettini non regolabili un guaio per chi è in carrozzella”
Un uomo affetto da disabilità si è rivolto all’associazione “Salute Salento” per segnalare uno dei numerosi problemi delle strutture sanitarie
LECCE – Cittadini costretti su una carrozzella in protesta: i lettini degli ospedali non sono regolabili in altezza e loro fanno sentire la propria voce attraverso l’associazione “Salute Salento”. Enzo Vitti, un uomo affetto da alcune disabilità motorie, si è infatti rivolto al comitato vicino agli ambienti ospedalieri, per segnalare i disagi che riguardano tutte le strutture della Asl di Lecce.
“La cosa grave che noi diversamente abili su carrozzella abbiamo riscontrato – lamenta Vitti – è che andando nelle strutture della Asl si devono fare i conti con il problema del trasferimento dalla carrozzina al lettino sul quale dovremmo essere adagiati per essere sottoposti a indagini diagnostiche o a visite mediche. Una volta nell’ambulatorio – ha riferito il paziente – se non sei munito di un forzuto accompagnatore che ti sollevi di peso, ti trovi sperduto e non sai come risolvere il problema. Anche perché, a volte lo stesso personale della Asl fa presente che non è loro compito rischiare la propria salute per compiere sforzi fisici. In effetti - ammette lo stesso Vitti - se non si è adeguatamente preparati per sollevare il corpo di una persona che non deambula, si rischia il colpo della strega o di far cadere il paziente”.
Ma la questione delle dimensioni del lettino è soltanto una delle numerose barriere architettoniche che Vitti ha denunciato. E’ stato il titolare di una struttura fisioterapica leccese a suggerire una soluzione. Tanto semplice quanto, probabilmente, costosa: il lettino regolabile. Lui ne ha messo uno a disposizione dell’uomo disabile, ma sarebbe auspicabile che anche gli uffici sanitari attrezzassero ospedale e centri diagnostici con simili dispositivi.