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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

La tragicommedia del sottovia, i commenti dei lettori

Dopo la riapertura di ieri, i due incidenti del pomeriggio. Le reazioni dei lettori. E intanto il sindaco Paolo Perrone avvia un'indagine interna per risalire alle responsabilità su quanto accaduto

LECCE - Cinquantatre giorni di attesa per poter percorrere nuovamente il sottovia di viale Leopardi e, finalmente, la riapertura al traffico veicolare. Il via libera è arrivato ieri dopo la simulazione di allagamento e la verifica del corretto funzionamento del sistema di allarme, predisposto secondo le indicazioni della Procura di Lecce che, il 4 novembre, aveva "messo i sigilli" all'infrastruttura. La sera precedente, tre giovani avevano rischiato di rimanere intrappolati nell'auto sui cui viaggiavano. A loro andò bene, perché riuscirono a mettersi in salvo con le proprie gambe e con tanto spavento. Non ebbe la stessa fortuna l'avvocato Andrea De Pace che, il 21 giugno del 2009, perse la vita intrappolato nella sua Alfa Romeo Spider.

Il 23 luglio di quello stesso anno il sottopassaggio fu sottoposto a sequestro preventivo con facoltà d'uso per il Comune che, intanto, avrebbe dovuto provvedere alla messa in sicurezza. Il 26 luglio il pubblico ministero Paola Guglielmi chiuse il fascicolo delle indagini preliminari e al sindaco di Lecce Paolo Perrone e all'architetto Claudia Branca, dirigente del settore Lavori Pubblici, fu notificato il provvedimento con l'accusa di concorso in omicidio colposo. Per Raffaele Urso, ex comandante dei vigili urbani di Lecce, fu formulata invece l'accusa di favoreggiamento aggravato https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=21863 . I tre sono ora in attesa di udienza preliminare dopo la richiesta di rinvio a giudizio.


I lavori per la messa in sicurezza e la riapertura del sottovia

Il 2 di dicembre di quest'anno il gip Maurizio Saso ha concesso l'autorizzazione per l'avvio dei lavori sulla base del progetto, riveduto e corretto dopo un primo respingimento, presentato dall'amministrazione comunale. Nelle more del completamento dei lavori, dal 9 dicembre è stato intanto ripristinata, nel pomeriggio dei giorni feriali, la viabilità sul ponte che unisce viale della Libertà a via Imperatore Adriano in modo da agevolare l'intenso volume di traffico previsto per il periodo natalizio ma anche per venire incontro alle pressanti richieste dei commercianti della zona, esasperati da un calo degli affari in conseguenza della chiusura del sottovia https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=24399

Ieri, infine, la riapertura totale dopo il collaudo effettuato dai periti della Procura, alla presenza dell'assessore ai Lavori pubblici Gaetano Messuti e dell'architetto Claudia Branca. Nemmeno il tempo di darne notizia che si sono verificati uno dopo l'altro, due incidenti che, per fortuna, non hanno avuto particolari conseguenze. Non nel sottovia, ma sopra. Qualcuno, infatti, ha dimenticato di ripristinare la segnaletica per come era prima della chiusura. Questa situazione ha fatto sì che le auto, invece di essere obbligate, come è sempre stato, a svoltare a destra - sia che provenissero da viale Leopardi sia che giungessero in direzione opposta - hanno trovato via libera per proseguire secondo la viabilità alternativa disposta per la riapertura parziale determinando involontariamente una pericolosa possibilità di incrocio https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=24722 .


Il sarcasmo e la rassegnazione dei lettori di LeccePrima

Non c'è pace, insomma, per il sottovia che da un anno e mezzo è finito nel mirino della cronaca cittadina. L'ultimo episodio di ieri ha scatenato le reazioni dei lettori di LeccePrima che, da cittadini, pretendono spiegazioni al di là delle dichiarazioni di rito. Sono passato da li' verso le diciotto, la strada era sbarrata, il traffico in tilt ed una decina di vigili con il metro in mano a prendere le misure... per misurare l'incompetenza e l'ignoranza ci vorrebbe una bilancia come quella che sovrasta le aule dei tribunali è il commento sarcastico di Pippi Moro.

La soluzione di chiudere la viabilità sopra il ponte in direzione di Via del mare - scrive Giacomo da Lecce, perplesso evidentemente per le soluzioni adottate - ha creato gravi problemi alla mobilità in tutto il quartiere, che appare isolato e difficilmente raggiungibile, dal quale è anche difficile uscire. Per non parlare del pericolo costituito dal passaggio dei veicoli in punti dove prima la circolazione era impedita dai paletti e consentita trasversalmente, sul ponte di passaggio verso il centro città e verso Via del mare.Allargando il discorso Gabriele aggiunge: In altre città più civili esistono piste ciclabili dignitose, percorsi pedonali, viali solo per pedoni e bici, non si parcheggia in terza fila, non ci sono auto che sostano su attraversamenti ciclabili o pedonali, i passaggi per l'handicap non sono meta di parcheggio.

In altri Paesi, con altre culture, un amministratore, comandante o direttore che sia, si dimette per fatti molto meno gravi!, chiosa Stefano Delle Rose dopo essersi chiesto:Posso credere che nessuno abbia visto che mancavano i paletti? Posso credere che nessun vigile presidiava la zona, data la delicatezza del momento? Ci credo perchè siamo a Lecce. Quand'è che si inizierà a fare le cose, tutte, per bene anche qui a Lecce?

Ci sarebbe da ridere se non fosse che a Lecce si muore annegati per un po' di pioggia nel sottovia e si rimane su una sedia a rotelle perchè schiacciati da un albero marcio che doveva essere abbattuto in via Adua. C'è voluta la magistratura per mettere a posto il sottovia e adesso altri feriti perchè non hanno ripristinato i paletti!!! anche questo doveva imporre il magistrato? si legge nel commento di Augusto Nuzzo, uno degli ultimi arrivati in redazione questa mattina.


Il sindaco avvia un'indagine per chiarire la catena di resposanbilità

A quanto risulta, il primo cittadino proprio in queste ore avrebbe avviato un'indagine interna per risalire alle responsabilità per quanto si è verificato ieri, dopo la tanto attesa riapertura del sottovia. Con tutta probabilità, Perrone vorrà confrontarsi con i vigili urbani ma anche con gli esponenti della sua giunta coinvolti più direttamente nella gestione.

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