Ladri-giardinieri sorpresi in flagranza di potatura
Zio e nipote, baresi, stavano rubando alcune piante di Ruscus, molto richiesta sotto Ognissanti, dal giardino di un ristorante di Sannicola, approfittando dell'assenza del proprietario. Arrestati
Redazione
21 ottobre 2011 18:04
SANNICOLA - Zio e nipote, giardinieri di professione, ladri di piante per hobby e soprattutto per affari, da portare avanti, probabilmente, a cavallo della ricorrenza di Ognissanti. Vito Andrea e Francesco D'Asta, 28 anni il primo, 43 il secondo, due fedine penali non proprio immacolate alle spalle, hanno scelto un cupo pomeriggio autunnale per fare una scappata da Bari verso la litoranea gallipolina, puntando dritto verso una villa che ospita un noto ristorante di Sannicola.
In qualche modo dovevano aver saputo che il proprietario non era presente. Al momento si trova fuori regione. Ma non per questo sono andati sul sicuro. Qualcuno con l'occhio lungo deve aver notato i movimenti sospetti degli uomini armati di cesoia ed ha chiamato il proprietario. "Scusa, ma i giardinieri li hai chiamati tu?" Siccome i giardinieri non li aveva chiamati lui, il ristoratore ha pensato bene, piuttosto, di chiamare i carabinieri, la cui stazione, neanche farlo apposta, sorge proprio nelle vicinanze. Tanto che la caserma s'è svuotata in pochi istanti e i militari presenti in quel momento sono arrivati a piedi prima dei colleghi a bordo delle autoradio, che si trovavano in un'altra zona.
In men che non si dica, zio e nipote si sono trovati circondanti, non potendo neanche solo lontanamente pensare di difendersi con gli attrezzi da giardinaggio, giacché è noto come i carabinieri abbiano pistole nelle fondine. Tant'è. Colti in flagranza di potatura, s'è poi scoperto cos'aveva attirato la loro attenzione, più di ogni altra cosa: alcuni arbusti di Ruscus, una pianta sempreverde, difficile da reperire fra Bari e dintorni e che pure è molto richiesta, come ornamento, in occasione della commemorazione dei defunti. I carabinieri hanno sottoposto a sequestro tutto l'armamentario da floricoltore e accompagnato i due in direzione di Lecce, destinazione Borgo San Nicola.
In qualche modo dovevano aver saputo che il proprietario non era presente. Al momento si trova fuori regione. Ma non per questo sono andati sul sicuro. Qualcuno con l'occhio lungo deve aver notato i movimenti sospetti degli uomini armati di cesoia ed ha chiamato il proprietario. "Scusa, ma i giardinieri li hai chiamati tu?" Siccome i giardinieri non li aveva chiamati lui, il ristoratore ha pensato bene, piuttosto, di chiamare i carabinieri, la cui stazione, neanche farlo apposta, sorge proprio nelle vicinanze. Tanto che la caserma s'è svuotata in pochi istanti e i militari presenti in quel momento sono arrivati a piedi prima dei colleghi a bordo delle autoradio, che si trovavano in un'altra zona.
In men che non si dica, zio e nipote si sono trovati circondanti, non potendo neanche solo lontanamente pensare di difendersi con gli attrezzi da giardinaggio, giacché è noto come i carabinieri abbiano pistole nelle fondine. Tant'è. Colti in flagranza di potatura, s'è poi scoperto cos'aveva attirato la loro attenzione, più di ogni altra cosa: alcuni arbusti di Ruscus, una pianta sempreverde, difficile da reperire fra Bari e dintorni e che pure è molto richiesta, come ornamento, in occasione della commemorazione dei defunti. I carabinieri hanno sottoposto a sequestro tutto l'armamentario da floricoltore e accompagnato i due in direzione di Lecce, destinazione Borgo San Nicola.
Redazione
21 ottobre 2011 18:04
