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Cronaca Via Piombino

Così ti distruggo la villetta: ladri come un tornado per ricavarne solo del ferro

E' successo a Torre Rinalda. Portate via persino porte e finestre. "Chiediamo più controlli", invoca una delle proprietarie

TORRE RINALDA – Immaginate di arrivare a casa, la vostra casa, quella estiva costruita mattone su mattone con tanto sacrificio, e di non trovare più nemmeno le porte, di entrare nel corridoio e sentire gli schiaffi gelati della tramontana d’inverno come se si fosse in riva al mare. In riva al mare, o quasi, ci siamo, perché le foto arrivano da Torre Rinalda. Dal 2012, da quando Casalabate è passata sotto l’ala di Squinzano e Trepuzzi, la marina di Lecce più distante dal capoluogo, anche se sono soprattutto i surbini a sentirla propria.

Venerdì 15 febbraio, nel pomeriggio, la scoperta. Un passaggio per vedere se fosse tutto a posto, per scoprire che, no, a posto non c’era niente. Anzi, tutto fuori posto.

Annalisa Pellegrino, salentina, è un’insegnante che la vita ha condotto verso Gorizia. Ha appreso la notizia da una zia, così come il resto della sua famiglia, e le s’è ghiacciato il sangue nelle vene guardando le immagini che in un attimo hanno fatto un balzo dall’estremo sud all’estremo nord, via Whatsapp.   

Più che ladri, un tornado, che s’è abbattuto su via Piombino in un momento imprecisato di questi giorni. Cercatori di ferro e metalli, che per rimediare qualche centinaio di euro rifilando agli immancabili ricettatori, provocano danni a non finire. Predoni che entrano a gamba tesa nell’intimità delle vite altrui e, nella migliore delle ipotesi, infilano le mani ovunque. Nella migliore. Nella peggiore, sfasciano qualsiasi cosa.

“Nemmeno il lucchetto hanno lasciato”, racconta Annalisa. “Un lucchetto doppio: l’hanno sradicato e portato via con il resto”. E poi, porta principale e secondaria, che si affaccia su un giardino, smontate di sana pianta. Tre lampadari in ferro battuto, nel soggiorno e in due stanze da letto, sradicati dopo essersi appesi come scimmie. E i bagni. I bagni, devastati. Ceramiche prese a martellate per prelevare la rubinetteria. Immancabilmente, sradicate anche due finestre. Una solo a metà, forse per via della ruggine. Pur di ricavarne qualcosa, i ladri hanno portato via anche due cancelletti, quelli per dividere il cane della famiglia dai vari ambienti, uno nel corridoi, l’altro sulle scale. O meglio, uno e mezzo. Il secondo l’hanno sradicato in parte, lasciando un moncherino a penzoloni. E questo, solo per parlare delle cose più evidenti.

La denuncia è stata presentata ai carabinieri. Ma di casi simili, nelle marine del Salento, se ne registrano a bizzeffe. Torre Rinalda, come qualsiasi altra località rivierasca del Salento, è tanto viva nella parentesi estiva, quanto desolata nel resto dell’anno. E i ladri battono i litorali facendo a volte veri e propri disastri. Come avvenuto prima di Natale nel basso Salento, con una raffica di raid simili. E come capitato, ora, anche alla famiglia di Annalisa, che a questo luogo è legato. Ci torna sempre, vi è cresciuta. E vedere la villetta ridotta così, è un colpo al cuore.  

“In passato l’hanno anche bruciata”, ricorda, e il caso riporta a un episodio simile, sempre a Torre Rinalda, di  tre anni addietro. “E due anni fa – aggiunge amareggiata l’insegnante - hanno rubato persino le stanghe di ferro del cancello. Avere una casa al mare e mantenerla – prosegue - comporta immensi sacrifici e questi danni sono grossi da riparare. Non posso che sollecitare a svolgere maggiori controlli, ad avere più attenzione per il bene dei cittadini. Tutti paghiamo le tasse – conclude -, e credo sia giusto pretendere più sicurezza e ascolto”.

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