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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Laforgia rettore-manager dell'università salentina

Eletto al secondo giorno di voto. Domenico Laforgia, 56 anni, sposato con Patrizia Guida, ricercatrice di Lingue, nonno di uno splendido nipotino è il nuovo magnifico rettore dell'Ateneo del Salento

"Vi do subito uno scoop". E qual è rettore? "Lavoreremo fin da subito affinché l'ex base Usaf di San Vito dei Normanni a Brindisi possa diventare contenitore dell'Università del Salento". Mancano ormai una manciata di voti a rimarcare la volontà espressa ieri in prima battuta dalla maggior parte dei votanti, quando con 452 preferenze avevano già indicato Laforgia come il successore di Oronzo Limone. Il quorum da raggiungere stasera è di 424 preferenze su 846 votanti e il preside della Facoltà di Ingegneria, intorno alle 19, supera abbondantemente tra gli applausi che si sollevano dalla platea della sala congressi di Ecotekne la soglia.

Domenico Laforgia, 56 anni, è già calato nel ruolo di colui che guiderà l'Ateneo salentino per i prossimi quattro anni. Al secondo mandato, eventualmente, non ci pensa nemmeno, perché la ricerca e l'insegnamento, per lui, restano fondamentali. Ha le idee chiare, da buon tecnico ricercatore, ed è convinto che per portare in alto l'università del Salento siano necessarie le competenze di un manager, "ma di un manager - afferma - che conosca approfonditamente il mondo accademico, non certo di qualcuno che viene da fuori".

L'ESITO DEL VOTO

Ecco le preferenze che al secondo turno hanno eletto il magnifico rettore dell'università del Salento: votanti 846 su 1062. Domenico Laforgia 672; Antonio Fino 31; Orazio Bianco 2; Alfredo Castellano 1; Marcello Strazzeri 15. Schede bianche: 97. Schede nulle: 28

IL DISCORSO DI LAFORGIA DOPO IL VOTO

"Oggi si chiude un'avventura per certi versi faticosa ma molto significativa, sia sul piano accademico sia sul piano personale. Sul piano accademico i risultati di ieri e di oggi hanno provato, numeri alla mano, che il nostro grande progetto di rilancio dell'Università di Lecce è fattibile perché condiviso dalla maggioranza degli elettori. Ho già detto qualche giorno fa che il successo vero di questa campagna elettorale è l'aver riacquistato la voglia di fare politica accademica di confrontarsi anche se a volte con toni accesi di scontrarsi per un ideale, per una causa comune. Il vero successo di questa campagna elettorale è una ritrovata libertà, libertà di espressione delle proprie idee e del proprio sentire. Dobbiamo fare in modo che questo ritrovato entusiasmo e voglia di partecipare alla luce del sole rimanga e non sia più possibile soffocarle, perché io non voglio più ricevere mail come quelle che ho ricevuto in campagna elettorale la cui frase di apertura era: "Professore, per favore non dica a nessuno che le ho scritto". Questa frase mi ha tenuto compagnia per tutta la campagna elettorale.

Sul piano personale perché in questi ultimi mesi ho avuto modo di incontrare molti di voi, di farmi contagiare dal vostro entusiasmo e di potermi confrontare su un piano di assoluta parità intellettuale sulle questioni importanti che riguardano il nostro Ateneo.

Il risultato di oggi è il successo di tutti coloro che spontaneamente hanno sostenuto il mio programma e la mia visione dell'università. Un sostegno assolutamente spontaneo, libero, indipendente, estraneo a forme di mercantilismo assolutamente aliene al mio modo di essere, non sottoposto ad accordi o patti elettorali, estraneo a qualunque forma di relazione che non si basi sulla stima reciproca e sul riconoscersi in un progetto condivisibile.

Il mio primo pensiero va naturalmente ai nostri studenti e a tutti i giovani salentini e non che sceglieranno la nostra università per costruire il proprio futuro, perché possano fare questa scelta con serenità, con la consapevolezza di avere di fronte una università a misura di studente una istituzione stimata e apprezzata in campo nazionale e anche internazionale.

Per questa ragione voglio ringraziare tutti. La mia facoltà che mi ha sostenuto e incoraggiato. Ringrazio tutte le facoltà perché in ogni facoltà ho trovato sostegno e consenso, in particolare, permettetemi di ringraziare alcuni docenti della facoltà di Giurisprudenza i quali hanno consentito alle mie idee di penetrare quello che sembrava un fitto muro di pregiudizio; ringrazio il personale tecnico e amministrativo rappresentato dai grandi elettori; un ringraziamento particolare lo devo alla squadra che si è raccolta intorno a me".

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