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Cronaca

Lancio di petardi e disordini dinanzi al Cie di Restinco, condannati in tre

Il terzetto si presentò lo scorso 9 gennaio all'esterno della struttura con striscione e poi una bomba carta. Giudicati in abbreviato

LECCE – Tre condanne nel giudizio con rito abbreviato dinanzi al Tribunale di Brindisi a carico dei ragazzi fermati lo scorso 9 gennaio, all’esterno del Cie di Restinco. I tre, assististi dall’avvocato Francesco Calabro del Foro di Lecce sono stati condannati per la detenzione e l’esplosione di un petardo e sono stati assolti dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. In particolare il gup Gianantonio Chiarelli ha condannato a quattro mesi Ferruccio Rizzo, 29 anni, di Copertino e Simone Carlino, 35,  originario di Spilinbergo, entrambi residenti a Lecce, per cui l’accusa aveva chiesto una pena pari a otto mesi. Quattro mesi e venti giorni, invece, per Giulio Patarnello, 21enne leccese residente a Lequile, accusato anche della della violazione del foglio di via. Per tutti il giudice ha disposto la sospensione della pena.  

Ritenuti vicini agli ambienti anarchici, i tre a gennaio scorso raggiunsero il centro di identificazione ed espulsione dei migranti creando un parapiglia. Gli agenti di polizia che si trovavano all'interno dell'area recintata cercarono di fermarli, per identificarli. Ma i tre ragazzi riuscirono a divincolarsi. Il personale della Digos, giunto sul posto, fornì nomi degli autori dei disordini. I tre salentini furono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e stati denunciati anche per accensioni ed esplosioni pericolose, esplosione di ordigni per suscitare disordine o tumulto e istigazione a delinquere. 

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