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Cronaca

Lavoro in nero, su 12 aziende controllate 8 chiudono

E' lo scenario sconcertante che emerge sempre più spesso nella provincia di Lecce. Impressionante il rapporto che emerge, dato che tra queste imprese, nove sono risultate, a vario titolo, irregolari

LECCE - Lavoro nero, operai "assunti" ma sprovvisti della minima forma di tutela. E' lo scenario sconcertante che emerge sempre più spesso nella provincia di Lecce. La conferma sul trend negativo arriva con l'esito dei sopralluoghi effettuati dagli Ispettori del lavoro e dai carabinieri presso la Direzione provinciale del Lavoro, coordinata da direttore Giocondo Lippolis, nella prima settimana di marzo: otto i provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali che hanno riguardato principalmente imprese del settore edile e del commercio.

In particolare sono state contestate contravvenzioni penali relative alla mancata sorveglianza sanitaria, alla formazione ed all'informazione, all'addestramento, nonché alla mancanza di dispositivi di protezione individuale.

Ora, ispettori del Lavoro e carabinieri non hanno fatto altro che controllare solo 12 imprese salentine. Impressionante il rapporto che emerge, dato che tra queste, nove sono risultate, a vario titolo, irregolari, tanto da indurre gli ispettori a sospendere l'attività per ben otto.

Poi, su 61 lavoratori identificati, 34 sono risultati con il contratto non rispettato e 16 impiegati completamente in nero. Nove gli imprenditori denunciati all'autorità giudiziaria. Ma non basta. Quarantotto le contravvenzioni in materia di igiene e sicurezza, mentre l'importo per applicazione della "Maxisanzione" per lavoro nero è stato di quasi 59mila euro.

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