rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Le equivoche ripetizioni di latino: prof condannato

Una giovane 15enne, con poca dimestichezza con la materia, aveva deciso di andare da un docente, nel pomeriggio. Ma ad un certo punto, la confidenza sarebbe stata eccessiva. Due anni la condanna

LECCE - A volte, districarsi nella grammatica latina è davvero un'impresa ardua: soprattutto per una giovane 15enne, che con la materia ha poca dimestichezza. E forse al fine di avere una maggiore confidenza con il sapere si è rivolta a lui, il professore. Che di confidenza con la studentessa se ne sarebbe presa, ed anche troppa. Per questo i giudici della prima sezione penale (presidente Stefano Sernia, a latere Anna Paola Capano e Giovanni Gallo) hanno condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, con l'accusa di violenza sessuale su minore C.D.L, 45enne di Monteroni.

Il pubblico ministero Giovanni De Palma aveva invocato una pena di due anni e mezzo di reclusione ed 8mila euro di provvisionale. L'episodio si è verificato nell'aprile 2006. La giovane si era rivolta a lui poiché aveva alcune difficoltà con i verbi latini. Stando al contenuto della denuncia, l'insegnante avrebbe preferito colmare quelle lacune con la pratica, anziché con i vecchi libri di grammatica. "Tecniche di rilassamento"le aveva definite. Diceva alla fanciulla di stare calma, e di respirare; poi avrebbe girato la sedia sulla quale era seduta e le avrebbe poggiato le mani sul seno, invitandola a proseguire nella coniugazione. Quel così particolare metodo didattico avrebbe funzionato anche meglio se lei si fosse slacciata il reggiseno, al fine di ottenere una maggiore concentrazione, offrendosi poi di farlo lui stesso.

Forse l'imbarazzo della 15enne gli fece capire che forse aveva esagerato, e così le scrisse sul computer chiedendole se quel metodo le desse fastidio. A questo messaggio ne avrebbe poi aggiunto un secondo, per capire se la ragazza avesse intenzione di parlare con qualcuno di quanto era accaduto. La ragazza, dopo avergli manifestato il suo disappunto, sarebbe poi andata via sconvolta. Il professore invece ha negato tutto, proclamandosi innocente. L'uomo era difeso dagli avvocati Antonio Misciali e Stefano Chiriatti. La ragazza si è costituita parte civile con l'avvocato Anna Maria Ciardo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le equivoche ripetizioni di latino: prof condannato

LeccePrima è in caricamento