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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Rudiae / Via Montello

Spari contro balcone e auto, un arresto: trovati in casa una pistola e dosi di eroina

Un uomo di 45 anni ha esploso almeno tre colpi di pistola all'indirizzo di un immobile dove risiedono donne di nazionalità straniera. Nella sua abitazione, gli agenti della sezione volanti, hanno ritrovato una semiautomatica di fabbricazione straniera

LECCE – E’ stato un leccese di 45 anni, Antonio Martina, con precedenti per possesso di armi e stupefacenti, a fare fuoco con una pistola, ieri sera in via Montello. Colpendo la parte anteriore di una Fiat Panda di un cittadino del tutto estraneo alla vicenda, ma anche il muretto dell’abitazione dove vivono alcune donne di nazionalità straniera e un cane di piccole dimensioni, ma evidentemente molto vivace, se è vero che l’uomo ha successivamente dichiarato di non sopportarne più il continuo latrato.

Sono stati alcuni residenti, intorno alle 21.30, a sollecitare l’intervento delle forze dell’ordine, dopo aver udito distintamente una raffica di spari, da tre a cinque. Gli agenti della sezione volanti, intervenuti nel giro di pochi minuti sul posto, hanno raccolto una prima ogiva all’altezza dello pneumatico anteriore destro e notato il segno lasciato da una seconda sul muro della casa finita nel mirino del 45enne: in pratica il veicolo – sarebbe stato appurato poco dopo - si trovava sulla linea di tiro. Intanto gli agenti venivano a conoscenza del fatto che anche in mattinata, verso le 8, erano stati avvertiti altri colpi che però erano stati scambiati per petardi.

Con l’ausilio del personale della scientifica, è stata ipotizzata la traiettoria dei colpi. Il sopralluogo è stato quindi esteso al solaio dei box auto, dall’altro lato della strada. Intuizione azzeccata perché è stato ritrovato un bossolo compatibile con l’ogiva caduta presso l’automobile.  Dal box le attenzioni si sono rivolte ad una specifica abitazione sita al primo piano nella quale, su disposizione del magistrato di turno, Maria Vallefuoco, è stata effettuata una perquisizione.

conferenza_arresto-3Ad aprire la porta è stato proprio Antonio Martina, che immediatamente ha negato sia il coinvolgimento nell’episodio che il possesso di armi da fuoco. Ma gli agenti hanno ritrovato, dietro la finestra della cucina – che si affaccia proprio su via Montello mentre l’ingresso è in via Martiri d’Otranto - un bossolo identico a quello rinvenuto sopra i box delle auto. I controlli nell’abitazione hanno portato in poco tempo alla scoperta di uno zaino, depositato in un armadio nello studio, contenente la pistola semiautomatica - una Tokarev - con caricatore e sei cartucce calibro 9 più un’altra camerata in canna. Con numero di matricola, ma non registrata e nemmeno rubata, secondo le prime verifiche. Evidenti, sull’arma, anche macchie di sangue. Riguardo all’arma, il 45enne ha dichiarato di averla acquistata nel 2010 da una persona di nazionalità straniera.

Sempre nello zaino i poliziotti hanno trovato tre scatole in metallo per tabacco: nella prima vi erano 750 euro, in 15 banconote da 50; nella secondo poco più di 8 grammi di eroina in una busta di plastica, nella terza poco meno di 4 della stessa sostanza avvolti in fogli di una rivista. In possesso dell’uomo anche un bilancino di precisione – marca “Diamond” -, elemento che di norma avvalora l’ipotesi dello spaccio.

antonio_martina-3A quel punto l’uomo è stato portato nei locali della questura per accertare la presenza di residui dello sparo sulle mani – allo scopo era stata sequestrata una maglietta di colore bianco che il 45enne avrebbe indossato al momento degli spari-, alla presenza dei suoi legali di fiducia, Antonella Corvaglia e Federico Massa. Martina ha avvertito un malore, probabilmente causato dalla fuoriuscita di sangue dal polso della mano sinistra (circostanza che giustificherebbe anche le macchie ritrovate sulla pistola) e per questo è stato richiesto l’intervento di un’ambulanza che lo ha trasportato al pronto soccorso del “Vito Fazzi” per le cure del caso dopo le quali l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto per spari in luogo pubblico, danneggiamento, ricettazione di arma, detenzione illegale di arma da sparo e munizionamento, detenzione a fini di spaccio di stupefacenti.

La vicenda è stata ricostruita in tutti i dettagli dalla dirigente della sezione volanti, Eliana Martella, e dal commissario capo Gabriele De Filippi, nel corso di una conferenza introdotta dal responsabile di gabinetto della questura di Lecce, Massimo Gambino, che ha rimarcato l’impegno delle forze di polizia in una zona particolare della città, dove la presenza di numerose “lucciole” è fonte di continue segnalazioni da parte dei residenti. 

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