rotate-mobile
Cronaca Stadio / Piazza Palio

Lanciano una molotov contro il gazebo di frutta davanti agli occhi di un vigilante

Colpito per la seconda volta in due anni il gazebo di un commerciante di piazza Palio. Una guardia giurata di passaggio li ha visti mentre fuggivano. Le fiamme spente dai vigili del fuoco. Sul posto le volanti di polizia. Contenuto il danno alla struttura, ma la merce è da buttare

LECCE – Loro non hanno visto il vigilante. E il vigilante non ha visto loro. Meglio: con la coda dell’occhio ha immortalato due sagome in fuga nella semioscurità di piazza Palio. Come un’istantanea scattata negli ultimi istanti di un’azione di gioco improvvisa.

Avevano appena appiccato le fiamme ed erano sbucati dal retro dello stand di un fruttivendolo. Correvano all’impazzata verso uno scooter fermo a pochi metri. Un salto in groppa e via, con la marmitta a sbuffare fumo e il motore a sbraitare alla luna pallidamente emersa dopo un acquazzone.

A fare da separé fra l'attonita guardia giurata e i due furfanti (che forse non hanno nemmeno scorto l'auto di servizio), un cartellone pubblicitario e una lingua d’asfalto intorno alla rotatoria davanti l’ingresso di “Lecce Fiere”. Raggiungerli, impossibile. Erano già sgattaiolati via, chissà dove, forse inoltrandosi nella zona 167, un intricato dedalo di vie fra palazzoni, piazzette e parchi disseminati ovunque a spezzare il cemento. Posti in cui è facile perdersi se non si ha una mappa mentale solidamente piantata in testa.

Il danno alla struttura – un tendone bianco quasi posato alla ringhiera dell’istituto per geometri “Galileo Galilei” - è stato contenuto, ma solo perché la sorte ha voluto che quella guardia giurata della Fidelpol si trovasse nel posto giusto, al momento giusto. Ha potuto così chiamare subito i numeri d’emergenza e avvisare la sua centrale operativa, e nella piazza alla periferia della città, proprio all’ingresso della strada provinciale per la marina di San Cataldo, s’è affacciata in pochi minuti una squadra di vigili del fuoco. Tuttavia, casse di frutta e verdura dovranno andare al macero. Il monossido di carbonio le ha avvelenate.

In due in fuga dopo l'attentato

L’attentato è avvenuto intorno a mezzanotte e mezzo. All'alba del 24 novembre del 2012 ve ne fu uno identico. Con la differenza che allora andò tutto distrutto.

Insomma, un caso da non sottovalutare, qualunque sia il movente. Un aspetto, quest’ultimo, sul quale verteranno le indagini della polizia. Oltre ai vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme in tempo, prima che avvolgessero del tutto il gazebo, sul posto sono infatti intervenute due volanti della questura di Lecce. Gli agenti hanno ascoltato prima di tutto la guardia giurata, poi hanno atteso che arrivasse anche il commerciante.

Piuttosto semplice e lineare la ricostruzione. Il vigilante si trovava di ronda ed aveva rallentato la marcia esattamente sul versante opposto di piazza Palio (subito dopo il liceo scientifico "Banzi Bazoli"), per un controllo di routine davanti all’ingresso del bar “Calyse”. Quini, qualche metro prima dell’intersezione con viale della Libertà. 

In quel frangente, ha visto le figure di due giovani sbucare dalle spalle della rivendita e fuggire con lo scooter. Tra l’inferriata dell’istituto scolastico e il punto vendita esiste una sorta di stretto “corridoio”, un punto cieco in cui i due giovani hanno gettato una molotov. Hanno riempito di liquido infiammabile una bottiglia di vetro e l’hanno lasciata cadere. Per terra, ben visibili i cocci di vetro.

Sul telone s’è creato un grosso squarcio e il fumo sprigionato dal materiale plastico ha invaso il ristretto spazio interno. E mentre alcuni agenti hanno controllato l’interno, altri hanno perlustrato le aree circostanti a caccia dei misteriosi individui. Di loro, però, si sono perse le tracce.  Di certo, hanno corso seri rischi. Per pochi metri, non si sono trovati davanti alla guardia giurata.         

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lanciano una molotov contro il gazebo di frutta davanti agli occhi di un vigilante

LeccePrima è in caricamento