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Cronaca

Morto dopo la caduta dalla scala, l'autopsia non chiarisce tutto il quadro

Il 62enne ha riportato fratture di base cranica e costole, ma bisogna attendere per capire se prima abbia avuto un malore

LECCE – Non c’è ancora un responso definitivo sulla morte di Emanuele Manca, 62enne di Monteroni di Lecce, avvenuta a metà mattinata il 24 agosto scorso mentre era al lavoro a Strudà (frazione di Vernole). Si trovava su una scala, all’altezza di circa 8 metri e stava spostando alcuni allestimenti usati per la recente festa in occasione della Madonna della Neve, quando, all’improvviso, è precipitato.

Questa mattina, presso la camera mortuaria dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, s’è svolta l’autopsia, conferita dal sostituto procuratore Paola Guglielmi al medico legale Alberto Tortorella.  

Il quadro, come detto, non è conclusivo. Se, infatti, è vero che nella caduta nel vuoto, finendo sul pavimento nudo, Emanuele Manca ha riportato lesioni molto gravi, è vero anche che ancora non è chiara l’origine di tutto. Fratture della base cranica e di varie costole, evidenziate nel corso dell’esame, sarebbero state ovviamente cause sufficienti a provocare una morte istantanea nel malcapitato; tuttavia, non si può ancora escludere un malore improvviso, persino che l’uomo sia deceduto prima di provocarsi le ferite. Per questo, bisognerà attendere l’esito degli esami istologici.  

Per l’episodio è stato iscritto nel registro degli indagati il figlio del 62enne. Omicidio colposo il reato ipotizzato a carico Gabriele Manca, 35enne. A parziale rettifica del precedente articolo, questi è allo stato attuale titolare della ditta “Luminarie Manca”, un Srls (Società a responsabilità limitata semplificata) che in passato era stata gestita proprio dal padre, rimasto in seguito comunque al lavoro in qualità di dipendente. Il giovane imprenditore è difeso dall’avvocato Rocco Vincenti.

Il problema principale nasce dal fatto che, a quanto pare, la vittima dell’incidente potrebbe non aver usato alcuni fondamentali sistemi di sicurezza. Se confermato, stabilire se sia stato un malore la causa della caduta fatale, invece di una perdita d’equilibrio, potrebbe quindi forse solo in parte alleggerire la sua posizione.

Ma, al di là di tutto, l'intera storia rimane un dramma nel dramma. Il 35enne ha assistito impotente, quella mattina della scorsa settimana, alla morte del genitore da cui aveva appreso le basi del lavoro, ereditandone in seguito anche l’attività e portando avanti il nome di una ditta che fra Monteroni di Lecce e dintorni è molto conosciuta.  

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