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Cronaca Centro

"Regolamentare la movida leccese": i residenti incontrano il questore

"Fatti, non parole" è l'impegno che Carella avrebbe preso durante il faccia a faccia con gli abitanti centro storico di Lecce, i quali nei giorni scorsi hanno depositato un'istanza contro la movida incontrollata e l'inciviltà che si registra nelle strade

LECCE -  Continuano gli incontri con le istituzioni richiesti dai residenti del centro storico, i quali vorrebbero una gestione più adeguata della movida, una sorta di regolamentazione che tenga in considerazione le esigenze dei cittadini che abitano nella città vecchia e, allo stesso tempo, il lavoro dei titolari di locali e del popolo della notte. 

E così, dopo l’incontro ottenuto con il prefetto di Lecce, un altro appuntamento questa mattina era in programma con il questore di Lecce Vincenzo Carella. “Fatti, non parole” è l’impegno che Carella  avrebbe preso durante il faccia a faccia con i residenti del centro storico di Lecce, i quali nei giorni scorsi hanno depositato un’istanza contro la movida incontrollata e l’inciviltà che si registra in alcune vie della città vecchia.

In una nota dell’associazione "Leccecentro" si riporta che all’incontro hanno partecipato anche il vice questore Eliana Martella e il vice questore aggiunto e dirigente della sezione volanti Carmine Ingrosso. “Da quando mi sono insediato ho sempre preferito fare piuttosto che parlare”, avrebbe detto Carella, ribadendo la presenza di controlli capillari insieme a tutte le forze dell’ordine soprattutto nelle zone più frequentate del centro. Secondo il questore, infatti,  la risposta non può certo essere quella di “chiudere i locali” ma “lavorare sull’educazione alla libera impresa e alle buone pratiche, in un dialogo costruttivo con i commercianti”.

È meglio avere una città morta che chiude alle 9 di sera o una città viva dove il commercio fa girare capitali e che è modello per l'Europa?”, ha chiesto il vice questore Carmine Ingrosso ai firmatari. “Noi non siamo contro la movida, ma ci vogliamo battere contro quella che alla prova dei fatti risulta essere una sua gestione inadeguata”, hanno ribattuto dal comitato. Ed aggiunto: “Vogliamo che le istituzioni si impegnino affinché la qualità della movida cambi, e in questo l’Europa ci appare francamente ancora lontana”. I residenti chiedono quindi una politica attiva di segnalazioni serrate, allo scopo di stanare quegli imprenditori che palesemente non rispettano la legge e denunciando chi non sanziona chi dovrebbe essere sanzionato. 

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