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Cronaca Lizzanello

Freddato con tre colpi di pistola, trent'anni per l'omicidio del lontano 1999

Carmine Mazzotta, 45enne di Lecce, condannato in abbreviato. Avrebbe partecipato all'assassinio di Gabriele Manca, di Lizzanello, per contrasti nello spaccio

LECCE  - Un delitto rimasto insoluto per oltre diciotto anni. Poi, le dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, Alessandro Verardi e Alessandro Saponaro, l'anno scorso, hanno acceso all'improvviso un faro nel buio e portato a nuovi accertamenti, riscontri, infine arresti e, ora, anche a una prima condanna.

E’ di trent'anni di reclusione, la pena inflitta a Carmine Mazzotta, 45enne di Lecce, ritenuto uno degli autori dell’omicidio di Gabriele Manca, in linea alla richiesta formulata dal pubblico ministero della Dda (Direzione distrettuale antimafia), Carmen Ruggiero, nel processo che si è concluso in mattinata con il rito abbreviato. La sentenza è stata emessa dal gup (giudice per le udienze preliminari) Cinzia Vergine che ha riconosciuto le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, disponendo per l'imputato il risarcimento del danno (in separata sede) ai familiari della vittima, parti civili, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, l'interdizione legale e la sospensione dalla responsabilità genitoriale per la durata della pena.

Aveva solo 21 anni, Manca. Era di Lizzanello. Scomparve il 17 marzo del 1999. Aveva un appuntamento con il padre quel pomeriggio, ma, di lui, nessuna traccia. Solo il 5 aprile successivo, il suo cadavere fu ritrovato vicino a un muretto a secco, tra Lizzanello e la sua frazione, Merine. Ucciso a colpi di pistola. I suoi assassini avevano usato una Tokarev semiautomatica calibro 7,62, colpendolo a braccio, gluteo destro e torace.

Carmine Mazzotta-2-2-2 Altri tre presunti complici di quel feroce agguato attendono di conoscere il proprio futuro. Si tratta di Giuseppino Mero, 53enne di Cavallino, Omar Marchello, 39enne di Lizzanello e Pierpaolo Marchello, 40enne di Lizzanello. Saranno giudicati in un processo con rito ordinario. Quanto al movente, sarebbe da ricercare, secondo i carabinieri del Ros (Raggruppamento operativo speciale), che hanno svolto le indagini, in contrasti legati allo spaccio di droga nella zona di Lizzanello.

Non appena il gup Vergine metterà nero su bianco le motivazioni della sentenza (entro novanta giorni), Mazzotta valuterà il ricorso in appello con gli avvocati Giancarlo Dei Lazzaretti ed Enrico Grosso.

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