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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Rudiae / Via Taranto

Botte fra donne per strada, maestro di arti marziali interviene e le divide

Entrambe condotte in questura per ricostruire la vicenda. L'amara considerazione dell'uomo: "Nessun altro è intervenuto per fermarle"

LECCE – Non ci voleva certo un maestro di arti marziali per fermarle. Il fatto è che solo lui, un maestro di arti marziali, appunto, 53enne di Lecce, l’ha fatto. “La situazione stava assumendo una brutta piega”, racconta, contattato per telefono. Perché le due protagoniste di questa vicenda, l’una italiana, e un’altra più giovane, marocchina, con un bimbo al seguito di 3 anni, sembra che se le stessero dando davvero di santa ragione, questo pomeriggio, fra viale degli Studenti e via Taranto, proprio nei pressi dell’Obelisco.

Intorno, vista l’ora e il luogo (erano circa le 17,30), decine di persone. “Uomini, ma anche tanti giovani”, racconta il 53enne, che preferisce mantenere l’anonimato sui giornali. “Eppure, nessuno ha mosso un dito. Ma la verità è che non si deve avere il titolo di maestro esperto di difesa personale per intervenire. Io sono andato oltre - prosegue -, perché la situazione stava degenerando. Ma basta semplicemente in certe situazioni chiamare la polizia per fare il proprio dovere di cittadino. Purtroppo, siamo ancora lontani da questa sensibilità”.

Di certo, la scena deve essere stata al limite del grottesco. Una accusava la più giovane di averle rubato il portafogli, le due si stavano strattonando con molta violenza, una vera e propria zuffa, il tutto accanto a quel bimbo che non ha quasi mosso ciglio. 

La vicenda è stata ricostruita nel dettaglio in seguito, negli uffici della questura. Il furto è avvenuto in un bar nelle vicinanze. La donna italiana, 46enne, ha spiegato agli agenti, che stava consumando qualcosa con sua madre, quando è entrata la donna marocchina con il bimbo. A dire della prima, sarebbe stata distratta proprio mentre giocava con il bimbo della straniera. Una scusa perché la madre di quest'ultima arrivasse a sottrarrle il portafogli. C'è stato un breve inseguimento a piedi. La giovane marocchina  è stata bloccata in via Reale. 

Il 53enne, vista la parte terminale della scena, quando le due erano ormai già in lite violenta, si è posto in mezzo, trovandosi letteralmente tra incudine e martello: con una mano stringeva il cellulare, con cui comunicava con la sala operativa della questura i fatti, con l’altra continuava a separarle. 

Solo con l’arrivo di una volante la situazione è tornata, per modo di dire, alla normalità. La più giovane a quanto pare si stava allontanando con il bimbo stretto per mano. Fermata dagli agenti (il maestro di arti marziali ha continuato a segnalare loro la posizione per tutto il tempo), è stato recuperato il portafogli. Dentro, una somma rilevante, di oltre 400 euro. A detta della donna che accusava l’altra del furto, da usare per pagare l’affitto.

Tutte e due sono state condotte in questura. Al termine delle ricostruzioni, la donna marocchina è stata denunciata, mentre l'italiana soccorsa: ha avuto anche un lieve malore proprio negli uffici, dopo quel pomeriggio denso di emozioni. Resta la considerazione, amara, del 53enne: troppe volte si rimane indifferenti di fronte alla violenza cieca, consumata per giunta al cospetto di un bimbo. 

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