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Cronaca Via Pitagora

Non solo abiti: si ruba di tutto, dalle macchine del ginseng alle porte

Picco di furti negli ultimi tempi. E spesso casi al limite del grottesco. Come quello in un condominio o l'altro scoperto in un bar

LECCE – Non solo spaccate in distributori o costosi abiti. Se i due furti dentro “Magritte” hanno un non so che di surreale (manca solo che i ladri si siano calati dall’alto con gli ombrelli), è vero anche che il problema dei furti, come ben noto a chi mastica cronache quotidiane, non riguarda solo il salotto commerciale di Lecce, ma un po’ tutti i cittadini.

Probabilmente non vi sarà una levata di scudi in difesa di chi ci ha rimesso una macchinetta per il ginseng ma tant’è: si consumano piccoli o grandi drammi quotidiani in ogni dove, che si sia assicurati o meno e senza che, purtroppo, il più delle volte si venga a capo dei responsabili. E bisogna ricordare che spesso il danno a una vetrata costa di più al malcapitato di turno di quanto rimesso in termini di refurtiva.

Così, non passa notte che qualche scorreria non provochi fastidi, se non timori. Torneranno? Sfiora il comico, eppure ha qualcosa di perverso, lo sradicamento di un’anta metallica dal portone di un condominio. Cosa vogliono farci? Andare da qualche rigattiere compiacente e rimediare pochi euro? Il metallo, si sa, va a ruba.

Già, ma poi, torneranno a smontare altro, manco fossero mattoncini del Lego? O volevano fare di più e peggio? Non si sa, ma di certo deve aver passato un momento d’ansia pura l’uomo che a mezzanotte è uscito in piazzetta Palazzeschi, nel rione Salesiani, a lasciare la spazzatura, per ritrovarsi a tu per tu con una Peugeot 208. I misterosi occupanti, appena l’hanno intravisto, hanno ingranato la retromarcia per fuggire via come il vento. Chiaro che stessero facendo qualcosa di losco.

Fatto sta che – via sia correlazione o meno con quell’auto -, voltandosi, l’uomo ha notato la vistosa assenza dell’anta metallica in un portone. E ha deciso di avvisare i condomini. Della strana vicenda è stata poi informata la polizia. Si sa, non se ne parla mai abbastanza, ma i furti in appartamento sono una piaga continua.  

Ma prima si parlava di macchinette del ginseng, giusto? Ebbene, sì, una di queste è davvero stata sottratta da un bar. La vicenda risale alla notte fra il 24 e il 25. Nel giorno della Liberazione, intorno alle 9, la proprietaria del chiosco “Valentino Caffè” di via Pitagora, a ridosso dell’ampio parcheggio di zona Settelacquare, ha scoperto che i soliti ignoti avevano scardinato la porta a vetri retrostante (proprio quella che volge sul parcheggio, nascosta agli occhi degli automobilisti), infilandosi dentro a caccia di qualcosa da portare via.

Soldi in cassa ce n’erano ben pochi, appena 3 euro. Non che i ladri li abbiano lasciati. Se ne sono appropriati, esattamente come del macchinario per le bevande e di varie bottiglie di liquore, per prendersi una sbornia brindando al colpo del secolo. La donna, il mattino dopo, scoprendo il furto, non ha potuto fare altro che chiamare il 113. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti di polizia per un sopralluogo.

Caso curioso, ma non isolato. Ai primi di aprile qualcuno, in un bar di Guagnano, si era reso responsabile di un'impresa simile, portato via un elettrodomestico, in quel caso una macchina per le granite. Certo, c’erano anche 2mila euro e non soltanto 3. Ma anche per i ladri spesso e volentieri, come per gli investigatori, ci vuola una bella botta di... fortuna.

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