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Cronaca

Galleria Condò, Anas preme per terminare i lavori prima di agosto

Termine ultimo per i lavori è il 13 settembre, ma si preme per concludere prima del clou dell'estate. Già una proroga per la corsia sud e molti disagi. E intanto continuano a transitare troppi mezzi pesanti nonostante il divieto

LECCE – Galleria Condò, lungo la strada statale 694 (alias, tangenziale ovest). Oggetto: lavori di adeguamento degli impianti tecnologici. Consegna avvenuta il 18 agosto 2016. Avvio effettivo del cantiere, 27 settembre 2016. Termine previsto per la fine complessiva dell’opera, 13 settembre 2017. Ovvero, 372 giorni, come da progetto.

Ma una prima ordinanza di chiusura al transito, che riportava come termine la data del 7 dicembre per la carreggiata sud (comunicata dall’Anas con una nota stampa), ha forse creato un po’ di confusione e tante aspettative, di sicuro molto malcontento fra migliaia di automobilisti che attraversano ogni giorno quel tratto e qualche richiesta di spiegazioni, anche da sponda politica (Movimento 5 stelle in primis) quando quella soglia è stata ampiamente superata.

Ovvero, bisogna fare un discrimine fra quella che era probabilmente la speranza coltivata, di chiudere una prima fase dei lavori realmente entro la prima settimana di dicembre dello scorso anno, e la verità dei fatti. Tra difficoltà nel reperire gli impianti specialistici, quindi, tempo necessario per la selezione dei fornitori e per l’approvvigionamento dei materiali, l’ordinanza è stata prorogata. Ma ora, assicurano fonti dell’Anas, si starebbe operando abbastanza spediti.

E’ stato al momento ultimato poco più del 70 per cento del lavoro e, considerando i tempi effettivi occorsi per la prima canna (si dovrà poi procedere sulla corsia nord), l’auspicio è che prima di agosto si possa davvero terminare. Quindi, ben prima della scadenza del 13 settembre.  

A quanto sembra, non mancherebbero le pressioni sulle imprese perché ciò possa avverarsi. Anche perché la stagione turistica fra poco busserà alle porte del Salento. E, considerando che già adesso si creano incolonnamenti nelle ore di punta, in quel tratto fra il chilometro 4,020 e il chilometro 5,019, arrivare sotto ferragosto con una galleria “strozzata” amplificherebbe inevitabilmente il disagio.  

D’altro canto, si tratta di interventi necessari, che si svolgono sulla scorta del decreto legislativo 264 del 5 ottobre 2006, in materia di sicurezza per gallerie della rete stradale trans europea. E la Galleria Condò, è l’unica di Puglia di questa rete che passa fin nei Balcani. L'investimento stesso per l'adeguamento è corposo. Si tratta di un appalto da 3 milioni 247mila euro circa.

Anche mezzi pesanti in transito. Ma non era vietato?

Una cosa è certa: quella necessaria deviazione, che Anas ha concordato in Prefettura in una seduta alla presenza di tutti i vertici delle forze dell’ordine locali, ha comunque provocato finora diversi malumori. Un grave incidente avvenuto la mattina del 14 aprile scorso, non ha fatto altro che da megafono dell’irritazione di molti fruitori abituali della tangenziale, che hanno chiesto più volte anche a questa redazione di trattare l’argomento e cercare di fare luce su eventuali ritardi e problemi.

Il consigliere regionale del M5s, Antonio Trevisi, dal canto suo, è tornato due volte sull’affaire Galleria Condò, in un’occasione proprio dopo quell’incidente, invocando a gran voce di “risolvere questa problematica quanto prima” e chiedendo anche di “introdurre maggiori dispositivi di sicurezza e chiudere il cantiere prima possibile anche perché con la stagione balneare alle porte il traffico sulla tangenziale potrà solo aumentare”.

Il nodo della sicurezza, in effetti, è fra quelli principali. Nell’ordinanza si chiarisce che il transito è vietato ai mezzi pesanti con massa superiore a 3 tonnellate e mezzo, ad eccezione ovviamente di quelli diretti al cantiere. Ma, almeno nel primo periodo, la polizia stradale ha elevato una caterva di infrazioni. Secondo fonti interne alla Polstrada, circa il 30 per cento del totale sul tratto in questione, hanno riguardato proprio i mezzi pesanti di passaggio in galleria nonostante il divieto.

Poi, il fenomeno s’è forse diradato anche sulla scorta del passaparola, e magari questo potrebbero certificarlo i sensori di movimento per il transito. Così, almeno, si vuol fare intendere. In realtà, stando a segnalazioni di alcuni lettori, sono stati visti passare più volte alcuni mezzi pesanti di vari tipo. Abbiamo quindi inviato nei giorni scorsi un fotografo nella zona. E, in effetti, ha immortalato il passaggio di alcuni di questi nel giro di poco tempo. Le immagini qui presenti sono, per la precisione, del 19 aprile. Forse, allora, sarebbe il caso di tornare a svolgere qualche altro controllo. Magari di quelli mirati.

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