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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Stadio / via alberione

Agave, incendio in un garage: distrutte due auto. Panico e residenti in strada di notte

Notte d'inferno in via Alberione, a Lecce. Il rogo ha devastato una Fiat Idea e lambito anche una Fiat Panda. Due donne hanno dovuto richiedere l'intervento del 118 per uno stato d'ansia. Sul posto vigili del fuoco e polizia. Le cause non sono ancora note, ma non si può escludere il dolo

LECCE – All’imbocco di via Don Giacomo Alberione qualche residente ha affisso un cartello, il mese scorso: “Riqualifichiamo il quartiere Agave, petizione online su LeccePrima”. Alla fine della stessa stradina solcata da una schiera di villette e palazzine, nell’ultimo dei garage, prima della distesa di campi che si staglia fino all’imbocco della tangenziale, un nuovo episodio che desta sconcerto e amarezza. Ed è appena della scorsa notte. Un incendio ha distrutto un’auto e ne ha gravemente danneggiata un’altra. E la potenza delle fiamme ha messo a serio rischio anche il solaio.   

A fare le spese di una notte di follia, è stata soprattutto una Fiat Idea. Questa mattina, dell’auto, non resta che un ammasso di lamiera informe. Accanto, una Fiat Panda, vecchio modello, lambita a sua volta dalle lingue di fuoco che si sono diramate anche lungo il soffitto basso. Le due auto occupano, rispettivamente, i posti numero 10 e 9.  Intorno, un recinto plastificato di nastri bianchi e rossi per chiudere l’accesso. Il primo veicolo risulta di proprietà di un uomo con vecchie segnalazioni nella banca dati della questura.

L’incendio s’è sviluppato intorno all’1,30 di notte. Se vi sia dietro la mano di qualcuno, è solo un’ipotesi. Al momento le evidenze non portano chi si sta occupando del caso a parlare apertamente di dolo. Ma il sospetto c’è, e la pista deve essere vagliata. Anche perché entrare in quel garage sotterraneo, sul quale poggiano le palazzine che fanno capo ai civici 24, 26 e 28, non sarebbe comunque per niente difficile: gli imbocchi sono spalancati e qualsiasi malintenzionato avrebbe gioco piuttosto facile. E proprio da quegli imbocchi, ma anche dalla tromba delle scale, si sono sprigionate verso il cielo stellato dense colonne di fumo. I residenti si sono destati di soprassalto con l’odore acre nelle narici, e si sono riversati verso l’esterno con gli occhi ancora gonfi di sonno. Intere famiglie, con bambini al seguito.   

Via Alberione, impressionante rogo

Da decine di telefonini sono partite le chiamate accorate ai vigili del fuoco, e le squadre giunte sul posto dal comando di viale Grassi hanno dovuto lavorare intensamente per ore, in quel buio garage che sorge dopo l’incrocio tra le vie San Francesco De Paola e Santa Rita da Cascia. Le operazioni si sono protratte fin quasi fino alle soglie dell’alba. Il trambusto, lo stress, la paura e la rabbia hanno anche prodotto i loro effetti.

Nessun intossicato, per fortuna, ma un paio di donne di mezza età hanno accusato malori e sono state soccorse da personale del 118. Nulla di grave, ma lo choc è comprensibile.  Sul posto sono intervenute anche le volanti della questura, per un primo sopralluogo. I poliziotti hanno ispezionato le palazzine, richiamando di sotto quei condomini che ancora non erano coscienti di nulla, esortandoli a uscire in strada. Il fumo stava iniziando a filtrare negli appartamenti e sono state spalancate le finestre sulla rampa delle scale, per diminuirne la densità e facilitare l’evacuazione.

Questa mattina, poi, la polizia municipale ha raggiunto via Don Giacomo Alberione insieme con il geometra incaricato dal Comune, per verificare la stabilità dell’edificio.

I danni, di certo, sono ingenti. Oltre ai due veicoli, e a una sventurata bicicletta, è stata una vasta porzione del garage stesso a subire le conseguenze del rogo. Saltato l’impianto di deflusso delle acque fognanti, saltata anche parte dell’illuminazione, i cavi pendenti dalle lampade fissate sul soffitto sembrano oggi liane in una tetra giungla di cemento.

Anche parte dell’intonaco è venuto giù. Problemi di staticità, comunque, non sembrano esservene. I vigili del fuoco hanno spento il rogo prima che potesse arrivare a produrre danni strutturali tali da dichiarare inagibile lo stabile. La polizia scientifica che ha svolto i primi rilievi e acquisito i filmati di alcune telecamere di videosorveglianza della zona, private e pubbliche. Potrebbero aver ripreso dettagli utili all’indagine.

Nel rione non sono nuovi episodi analoghi. Già in passato alcune auto erano andate in fumo, e sempre in un garage condominiale. Una situazione molto simile a quella della scorsa notte. Ma i problemi lamentati nel tempo dai residenti sono vari, e non di meno, in questa zona residenziale che si raggiunge da viale della Cavalleria, diversi sono stati anche i furti in appartamento. Un maggior controllo è quello che chiedono da sempre gli abitanti, per mantenere intatta quella serenità, spesso spezzata da atti vandalici e incursioni di ladri. E intanto, quel foglio A4 con la scritta stampata e ormai sbiadita, appesa con lo scotch sulla parete di un’abitazione, continua a invitare a sottoscrivere la petizione per riqualificare il quartiere. Un messaggio che risuona un po’ triste e quasi beffardo, dopo un’altra notte di fuoco. 

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