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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Quattro persone intossicate: l'Asl mette in guardia dal fungo "Boletus Pulchrotinctus"

Quattro casi negli ultimi giorni, un dato che inizia a diventare preoccupante. L'Asl dirama una nota per mettere in guardia raccoglitori poco esperti: mai mangiare funghi crudi, di nessuna specie, e farli sempre analizzare presso il Centro di controllo micologico di Lecce prima del consumo

LECCE – Alla vista sembra prelibato, ma può celare insidie per la salute, specie se mangiato crudo (ma non solo). E’ il fungo Boletus Pulchrotinctus della famiglia Boletaceae Chevalier (sottofamiglia Boletoideae Singer, sezione Luridi Fries). E sta sorgendo spontaneo e abbondante ora che l’autunno è entrato nel vivo. 

Il clima è mite, e intanto l’umidità nell’aria, fra nebbie e piogge, si avverte sulla pelle. La stagione dei funghi spinge molti appassionati, con scarsa conoscenza della materia, a raccoglierli e impiegarli per condire piatti della tradizione locale. Risultato: ben quattro persone sono rimaste intossicate negli ultimi giorni, tutte costrette al ricovero presso l’ospedale “San Giuseppe” di Copertino.

Il dato inizia a diventare preoccupante e per questo motivo l’Asl ha diramato una nota. Occhio, perché il fungo, di commestibilità incerta, a scopo precauzionale va considerato “non commestibile”, come sostiene chiaramente l’Azienda sanitaria locale. E’ infatti sospettato di possedere un certo grado di tossicità.

E’ la stessa Asl a chiarie che “da taluni è stato comunque consumato, dopo cottura, senza danno”. Ciò non toglie che è assolutamente sconsigliato mangiare crudo questo fungo e comunque non è indicato neanche farlo se cotto. Meglio, in ogni caso, sempre far controllare i funghi appena raccolti da esperti micologi. Proprio il clima di questi giorni, infatti, sta portando alla fioritura di molti esemplari della specie Boletus Pulchrotinctus (da non confondersi con le “munitole”). E la conformazione è tale che, raccoglitori poco esperti, fidandosi soltanto delle proprie sensazioni, lo scambiano per il comune porcino. 

Il consiglio: non consumare mai funghi crudi di nessuna specie e comunque di farli controllare dal Centro di controllo micologico dell’Asl di Lecce. Si tratta di un’articolazione del Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione area nord, diretto dal dottor Roberto Carlà, del Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Lecce.

L'ufficio si trova a Lecce, in viale Don Minzoni 6/8 (Palazzo ex Inam, primo piano, stanza 66). Vi operano il referente medico, Biagio Galante, e i micologi Franco Signore e Rocco Venece. L’ufficio è aperto al pubblico, per il servizio di riconoscimento fungino, dal lunedì al venerdì dalle ore 12,30 alle ore 13,30. Per qualsiasi altra informazione sull’argomento, si può telefonare al numero 0832/215392 (fax 0832/215398). Piccoli consigli che possono salvare una vita. I funghi, in alcuni casi, possono essere letali.     

(Foto degli esemplari per gentile concessione di  https://funghinelsalento.blogspot.it)

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