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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Bandiere tricolori e volantini: rallentato il traffico fin dall'alba sulla strada statale 16

Circa 130 persone si sono date convegno questa mattina all'altezza del centro Leclerc, dividendosi in entrambe le carreggiate. Code interminabili e polizia a presidio fino alle 16,30, poi è stata ripristinata la normalità. Si definiscono "imprenditori, artigiani, dipendenti, liberi professionisti e disoccupati"

LECCE – Si sono dati appuntamento davanti al parcheggio del centro commerciale Leclerc, lungo la strada statale 16, non lontano dall’ingresso del capoluogo. Nei giorni scorsi era già comparso un volantino, questa mattina distribuito agli automobilisti. “Il 18 dicembre fermiamoci tutti”, recita, chiamando all’appello “imprenditori, artigiani, dipendenti, liberi professionisti e disoccupati”, quel variegato mondo che si sta snodando in una protesta trasversale, che attraversa tutta l’Italia, impropriamente definita dei Forconi.

“La gente ha fame. Siamo stanchi di lavorare solo per lo Stato, vogliamo qualcosa per i nostri figli”. E ancora: “Basta tasse per pagare i politici e i loro stipendi”. La manifestazione spontanea ha seguito quelle dei giorni scorsi. Slegata e contemporaneamente unita da un filo logico al Movimento 9 dicembre, di cui uno dei leader, Danilo Calvani, è stato a Lecce sabato scorso. La sera di quello stesso giorno, sempre sulla statale 16, in diversi si erano dati già convegno, rallentando il traffico.

Sono circa 130 i manifestanti che dalle prime luci dell’alba si sono ritrovati in strada, su entrambe le carreggiate. Un centinaio quelli che stanno rallentando da ore il traffico lungo la tratta verso Lecce, un’altra trentina i manifestanti smistati sul versante opposto. Nessuna sigla politica, nessun particolare emblema, solo bandiere tricolori a simboleggiare i cittadini italiani “vessati”.  

Le carreggiate sono state presidiate da personale della questura di Lecce e dei carabinieri. Non si è trattato di un vero e proprio blocco, ma si sono comunque registrati forti rallentamenti alla viabilità. Camion e autovetture si sono ritrovati incolonnati, con risposte diverse da parte degli “assediati”: chi ha solidarizzato con i temi della protesta e chi si è lasciato andare a qualche epiteto per il forte ritardo accumulato. La situazione è poi rientrata più o meno alla normalità con lo scorrere delle ore e in tarda mattinata il traffico è divenuto più fuido. Fino alla normalità, intorno alle 16,30 di questo pomeriggio.

E' una stagione di forti proteste che non sembra volersi placare e che anzi, proprio oggi è attesa da una prova importante, nonostante divisioni, spaccature e paure di infiltrazioni estremistiche nel movimenti: la grande manifestazione di Roma.

Si calcola che intorno alle 15, in piazza del Popolo, converrano non meno di 15mila persone pronte a urlare a gran voce il proprio malcontento e invocando le dimissioni del Governo (secondo gli organizzatori, si arriverà però a una quota ben diversa, almeno 300mila).  Tanti i pullman e i treni carichi di manifestanti partiti per la Capitale all’alba. Mancheranno all’appello proprio i “Forconi” nati in Sicilia, che ritengono la protesta attuale politicizzata, pur approvando le ragioni di fondo. 

Code e traffico in tilt sulla Lecce-Maglie

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