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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Stadio / Piazzale Scipione de Monti

Rapina in tabaccheria, incastrati in due. Si indaga su altri episodi

I carabinieri hanno fermato un 38enne e un 48enne per l'assalto alla rivendita di largo De' Monti. In zona, nello stesso periodo, si sono però verificati anche altri due casi per il momento senza responsabili

LECCE – Giuseppe Castelluzzo, 38enne di Lecce e Massimiliano Montinaro, 48enne di Melendugno. Sono questi i nomi dei due uomini arrestati nelle ultime ore, accusati di aver messo a segno una rapina nella tabaccheria De’ Monti, nell’omonimo piazzale che sorge nei pressi del mercato di zona Settelacquare.

Ad ammanettarli, ieri pomeriggio, ci hanno pensato i carabinieri della stazione di Lecce Principale, che hanno eseguito le misure cautelari in carcere emesse dal Tribunale di Lecce. L’ufficio del giudice per le indagini preliminari, infatti, ha ritenuto fondati gli esiti investigativi dei militari dipendenti dalla compagnia del capoluogo, ritenendo fosse necessaria una misura restrittiva. Castelluzzo e Montinaro non sono però gli unici indagati. Nell’ambito della stessa vicenda, infatti, è stato denunciato a piede libero anche S.L., 35enne di Merine (frazione di Lizzanello).

La rapina la sera del 18 dicembre

Mancavano pochi giorni a Natale. Era, per la precisione, la sera del 18 dicembre quando in due avevano fatto irruzione all’interno della rivendita, entrambi con i volti coperti. Uno, armato di pistola. Magro, per la verità, il bottino. Pochi spiccioli, in quella circostanza. Subito dopo, i due erano fuggiti in direzione del mercato di zona Settelacquare.

Tutta la scena era stata immortalata dalle videocamere, acquisite dai militari, anche se non s’era capito se avessero usato qualche veicolo per l’arrivo e la fuga. Tant’è. Gli investigatori avevano già maturato i primi sospetti da alcuni dettagli. Arrivando anche a sospettare della complicità di un terzo soggetto.

Prima e dopo, altre due rapine in zona

Una soltanto è la rapina attribuita a Castelluzzo e Montinaro, così come al terzo indagato in stato di libertà, ma ci sono circostanze da chiarire e approfondimenti da svolgere. Episodi sui quali, però, sta indagando la polizia. Potrebbe essere un caso, infatti, ma appena cinque giorni prima, e per la precisione la sera del 13 dicembre, sempre nel quartiere Stadio, era stata consumata un’altra rapina dalle modalità analoghe. Obiettivo: il discount Eurospin di via Moricino. Due soggetti, sempre usando una pistola e con i volti coperti, erano riusciti a portare via 640 euro, fuggendo poi in sella a biciclette. Sul posto erano intervenute le volanti di polizia.

E non è tutto. Trascorso un certo lasso di tempo, la sera del 20 gennaio, ecco la terza rapina. A essere preso di mira, Al Mini Market, negozio gestito da cittadini dello Sri Lanka, in via Marinosci. Anche in quell’episodio, pistole e biciclette. Arraffato un bottino di circa 500 euro, si erano subito dileguati. Sul posto, anche in quel caso, le volanti di polizia.  

Entrambi noti alle forze dell'ordine

Castelluzzo e Montinaro, sono nomi noti alle cronache. Il primo, rimase coinvolto nella nota operazione “The Town” (anche se la sua era stata una posizione marginale, ridimensionata pure in appello). Il secondo, nel 2014, fu coinvolto in una rapina ai danni di una donna. Entrati lui e altri due soggetti in un’abitazione, per rubare, furono sorpresi dalla proprietaria di casa, di rientro con il figlio piccolo (all’epoca, solo 5 anni).

Questa chiuse il cancello appena visti i malviventi, ma fu agguantata e minacciata con una pistola alla tempia, con l’ordine di aprire immediatamente per permettere loro di fuggire. Furono comunque rintracciati e arrestati. Che ci sia la loro mano anche nelle due rapine per le quali le indagini sono ancora in corso? Per ora, solo un sospetto dettato da circostanze di tempo e luoghi: fatti consumati in giorni ravvicinati fra loro, vie piuttosto vicine dello stesso quartiere, obiettivi piuttosto semplici per il classico assalto mordi e fuggi.  

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