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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Stadio / Piazza Napoli

Colpo in tabaccheria, rapinatore rintracciato: messo alle strette confessa

Fra videocamere e testimonianze, i poliziotti hanno fermato un 34enne leccese. E' l'autore dell'assalto nella rivendita "Marotta" di piazza Napoli

LECCE – E’ stato arrestato nel corso della notte scorsa l’autore della rapina alla tabaccheria “Marotta” di piazza Napoli. Antonio Conte, 34enne di Lecce, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine (nel 2012 fu catturato per una serie di colpi in alcune banche, messe a segno all’epoca con un complice) è stato riconosciuto dagli stessi poliziotti tramite le videocamere di sorveglianza. Le manette sono scattate al termine di un'indagine lampo, eseguita dagli agenti della sezione volanti e dai colleghi della mobile, coordinati rispettivamente dai vicequestori Eliana Martella e Alessandro Albini.

648ee5f3-4217-448f-a790-89aa954db1e5-2Sembrerebbe che Conte non si fosse accorto di essere stato immortalato prima ancora di infilare il cappuccio. Questo, ovviamente, ha reso i suoi lineamenti sufficientemente visibili. Tanto quanto bastasse per spingere gli inquirenti a raggiungere la sua abitazione e iniziare una perquisizione. Il resto, l’hanno fatto le descrizioni fornite da un testimone presente nella tabaccheria e dalla stessa vittima: non molto alto, circa 1 metro e 65, e robusto. Tutto convergente. 

Dopo il colpo, messo a segno con una pistola (una scacciacani, si sarebbe scoperto nelle ore successive), Conte era fuggito a tutta velocità a bordo di una Fiat Multipla condotta da una donna. Così, almeno, sembrerebbe, sempre secondo le testimonianze rese da chi, sabato pomeriggio, attorno alle 18,30, era nella zona dove s’è consumata la rapina, nello slargo non lontano dalla chiesa di San Sabino. Non è stato immediatamente rintracciato dalla polizia, bensì dopo un paio d'ore.

Il video: la polizia ha rinvenuto anche l'arma, una pistola scacciacani

IMG_3126-2Incastrato dagli agenti delle volanti e della squadra mobile, Conte alla fine ha anche fornito collaborazione. L’auto è stata ritrovata nella marina di Torre Chianca. Dopo l’assalto, dunque, la vettura aveva preso la direzione della litoranea. La via di fuga più semplice e immediata, cosiderando che la zona della rapina converge con l'ultimo tratto di via Roma, da dove si raggiunge agevolmente la provinciale per Lecce.

Poi, in qualche modo Conte ha fatto rientro a Lecce, pensando bene di nascondere l’arma, la felpa con il cappuccio e un paio di guanti "sepolti" sotto uno scooter all'interno di un box, di proprietà di suoi conoscenti, nei pressi di via Merine. I soldi rapinati, però, circa 2000 euro, non sono stati trovati. Li avrebbe già spesi, asserendo di avere un debito, subito saldato. E’ mistero, al momento, sulla complice. L’uomo, nel frattempo, che è difeso dall’avvocato Alessandro Costantini Dal Sant, è stato condotto in carcere. 

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