rotate-mobile
Cronaca

Sanitaservice, il tavolo che spacca i sindacati. Usb pronta all’azione legale

L'amministratore unico ha convocato le sigle su appuntamenti separati. Usb ed Fsi si sono presentati alla prima riunione pretendendo la convocazione unitaria così come stabilito dall'Aran. "Abbiamo diffidato Martello e siamo contrari alle discriminazioni"

LECCE- L'amministratore unico di Sanitaservice, Lorenzo Martello, ha convocato le sigle sindacali interne alla società in house per discutere dei temi caldi e del tutto irrisolti che rendono complicata la vita all’interno della società in house, relativi all’organizzazione del lavoro, all’aumento del monte ore, all’internalizzazione di nuovi servizi ed al versamento degli arretrati per i dipendenti che avevano diritto al passaggio di livello, da A ad A1. Ma lo ha fatto su due appuntamenti separati: il primo incontro con Cgil, Cisl e Uil è stato fissato per le ore 10, il secondo con Fials, Cisal, Fsi ed Usb nel pomeriggio, alle 17.

E si è scatenato un putiferio, con l’Unione sindacale di base pronta a dare battaglia contro un atteggiamento ritenuto “discriminatorio”: “Non si capisce il motivo per cui Martello continui ad avere questo comportamento nei confronti della Usb, che all'interno della Sanitaservice rappresenta piu' di 300 iscritti, pari al 40 percento del totale - ha spiegato il referente Gianni Palazzo.  Ed anche nelle altre società in house pugliesi, vedi il caso di Bari e Foggia, le trattative gsi svolgono unitariamente”.

Sul punto era già arrivata una diffida da parte del sindacato, convinto che anche la maggioranza abbia richiesto “esplicitamente che la trattativa sindacale venga svolta su un unico tavolo” e che una convocazione separata “oltre ad essere irragionevole ed inopportuna impedisce ad ogni sigla sindacale di rappresentare appieno i propri iscritti”.  Il comportamento del numero uno della società in house sarebbe quindi contrario a quanto espresso dall’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) del 31 gennaio 2014 che, pur riconoscendo l’autonomia della parte datoriale, ritiene auspicabile che la delegazione trattante non venga divisa. In più, si legge nel testo della diffida, il Tribunale di Bari, sezione Lavoro, con sentenza numero 7709 del 2012 (nei confronti di Uil/ Sanitaservice Bari) ha ritenuto che la modalità “tavolo unico” rientri nella norma, anche in considerazione del fatto che le organizzazioni sindacali confederali rappresentano un minoranza di lavoratori.

La richiesta di riconvocazione delle parti in forma contestuale è stata appoggiata anche dalle Rsu. Intanto la federazione Usb non sembra intenzionata a gettare la spugna e, oltre a minacciare un’azione legale per comportamento anti-sindacale è pronta a richiedere un intervento diretto del direttore generale della Asl di Lecce, Valdo Mellone e dell’assessore regionale alla Sanità.

In più questa mattina i rappresentanti di Fsi e Usb, Dario Cagnazzo e Gianni Palazzo, si sono recati presso la sede di Sanitaservice nel corso della prima convocazione. Pretendendo di partecipare alla trattiva. E sono state scintille. “Abbiamo preso parte alla riunione anche se Cgil, Cisl e Uil, alla presenza della Digos hanno dichiarato che non accettavano il tavolo unitario – ha commentato Palazzo -. Nel pomeriggio torneremo in Sanitaservice perché siamo stati convocati ma sia chiaro che noi intendiamo risolvere gli annosi problemi della società in house, dopo lunghi mesi di silenzio, alla presenza di tutti i rappresentanti dei lavoratori”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sanitaservice, il tavolo che spacca i sindacati. Usb pronta all’azione legale

LeccePrima è in caricamento