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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Carcasse abbandonate, sequestro dentro un deposito giudiziario

Il controllo svolto sulla provinciale fra Lecce e Novoli dagli agenti di polizia stradale. Diverse violazioni riscontrate in materia ambientale e di smaltimento di rifiuti. Denunciato il titolare dell'attività

LECCE – Gli agenti della sezione di polizia stradale di Lecce hanno sequestrato un’area all’interno del deposito giudiziario “De Cicco Enzo”, sulla strada provinciale 4 che collega Lecce a Novoli, contestando l’esercizio di discarica abusiva, più una serie di altre violazioni. Il controllo è stato svolto nei giorni scorsi dalla polizia stradale di Lecce e il sequestro preventivo è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale salentino.  

Si è trattato di un servizio mirato, quello dei poliziotti della stradale, che si estenderà prossimamente anche su altre attività di autodemolizione e depositerie giudiziarie. Nel caso in questione, gli agenti, per prima cosa, hanno notato diverse carcasse di auto, molte anche ricoperte di erba, contestando lo sversamento incontrollato di rifiuti speciali, pericolosi e non, in violazione delle prescrizioni riguardanti la gestione dei veicoli a motore fuori uso.

In particolare, nell’area destinata a depositeria giudiziaria, e quindi ad accogliere i veicoli affidati alla custodia perché sottoposti a provvedimenti amministrativi o giudiziari, stando sempre alle verifiche della Polstrada, era stato effettuato il deposito di veicoli e ciclomotori, già rottamati e non demoliti, né bonificati, oltre che delle relative componenti meccaniche ed elettriche sul terreno.

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La maggior parte dei veicoli e dei ciclomotori presenti, non marcianti e in stato di abbandono, sono risultati ridotti alla sola scocca arrugginita e coperti persino da vegetazione. Segno evidente del abbandono e accumulo verificatosi nel tempo. Mentre, in base alla normativa di settore, tali  rifiuti sarebbero dovuti essere smaltiti in breve tempo.

In alcuni di questi erano ammassate parti di tappezzeria, carrozzeria ed elementi di altri motori e veicoli già smontati. Tra questi, un autocarro contenente catalizzatori che, per le particolari caratteristiche e l’impatto ambientale, sono classificati come rifiuti pericolosi, secondo il Codice europeo rifiuti. Il tutto esposto alle intemperie, che hanno contribuito ad accelerare il deperimento dei materiali, favorendo il percolamento nel terreno sottostante.

Al titolare sono state contestate l’attività di autodemolitore in violazione delle prescrizioni del titolo autorizzativo; l’inosservanza della disciplina relativa all’attività di gestione di veicoli fuori uso, poiché, nella gestione degli stessi e dei rifiuti costituiti dai relativi materiali e componenti, non eseguiva le operazioni di messa in sicurezza nel più breve tempo possibile dalla data di rottamazione; la realizzazione di discarica abusiva di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, mediante abbandono, su nudo terreno vegetale e privo di qualsiasi protezione per l’ambiente di veicoli, rottamati e non demoliti, e dei rifiuti costituiti dai relativi materiali e componenti; la miscelazione di rifiuti speciali pericolosi con rifiuti speciali non pericolosi.

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